
"I nostri conti potevano essere quasi a pareggio se non fosse intervenuta la riforma fiscale a livello cantonale, fatta in definitiva sulle spalle dei Comuni". È stato chiaro ai microfoni di Ticinonews il vicesindaco e Capodicastero Finanze, economia e Sport Fabio Käppeli, sul motivo principale per cui la Città di Bellinzona abbia chiuso in rosso il suo 2024, con un disavanzo di 1,9 milioni. Un risultato senz'altro negativo, ma comunque ben migliore di quanto ipotizzato a preventivo (-9,39 milioni). "C’è stato un recupero importante sia sul fronte delle entrate che su quello delle uscite. Siamo riusciti a spendere meno e questo naturalmente è importante", ha commentato invece il sindaco Mario Branda, che ha sottolineato però come "la preoccupazione attuale non deriva tanto dal risultato odierno. A darci qualche pensiero è il preventivo 2025 che segna un risultato con un disavanzo di oltre 13 milioni".
Tante incognite, in primis da Berna
E guardando al prossimo futuro, le incognite sono diverse. "Bisogna capire in quale misure riusciremo a recuperare queste cifre", ha continuato il sindaco, e soprattutto "quali saranno le decisioni che verranno prese anche a livello cantonale e federale, le quali spesso hanno poi delle ricadute importanti peggiorative sui bilanci dei Comuni". Si pensi ad esempio alle misure di risparmio, ma anche a iniziative come l’abolizione del valore locativo o la detassazione integrale dei premi di cassa malati che, stando a Branda, "se dovesse passare in questa modalità avrebbe ricadute pesantissime sui conti del Cantone e anche dei Comuni".
Il moltiplicatore, per ora, non si tocca
La Città si è chiaramente già attivata, valutando tutta una serie di misure, tra le quali – anche per dare un segnale di continuità – non vi è l’ipotesi di toccare il moltiplicatore. "Abbiamo iniziato a ragionare su una serie di ambiti", ha spiegato Käppeli. "Dall’organizzazione alla logistica, all’offerta di servizi, ma anche l’acquisto di beni e servizi. Dove abbiamo più margine è chiaramente sul medio termine, quindi prendere oggi decisioni che poi fra qualche anno registreranno magari anche risparmi più consistenti". Un esempio? "La scelta di iniziare a riunire sotto lo stesso tetto più settori e più servizi. Questo permette di risparmiare, ma anche di avere sinergie e ottimizzazioni date dal fatto che i collaboratori potranno lavorare più a stretto contatto".