Ticino
Autorizzato l’abbattimento del lupo
Immagine Shutterstock
Immagine Shutterstock
Thomas Schürch
2 anni fa
Lo ha deciso il Consiglio di Stato. L’esecuzione è assegnata ai guardacaccia dell’Ufficio della caccia e della pesca

Il Consiglio di Stato ha autorizzato l’abbattimento di un lupo all’interno del perimetro della Val Rovana. La relativa decisione, contro la quale può essere inoltrato ricorso, è immediatamente esecutiva e pubblicata sul Foglio ufficiale. L’autorizzazione ha validità 60 giorni dalla pubblicazione della decisione e l’esecuzione è assegnata ai guardacaccia dell’Ufficio della caccia e della pesca.

Il fatto
La decisione di oggi del Governo di adottare delle misure si ricollega alla predazione del 26 aprile 2022 in zona Piedipiodi vicino a Cerentino, in Val Rovana. Nel corso dell’attacco erano state uccise 19 pecore.

Cosa dice la legge
I grandi predatori, tra i quali il lupo, sono protetti e non rientrano dunque nel novero degli animali cacciabili. Il diritto federale ammette comunque la possibilità d’abbattimento per singoli lupi che causano danni rilevanti ad animali da reddito. L’ordinanza sulla caccia subordina l’ordine d’abbattimento al superamento di un determinato numero di capi predati (in questo caso 10). Per essere computato come capo predato, l’animale dev’essere stato posto a beneficio di misure di protezione ragionevolmente esigibili. Le misure di protezione dal lupo, considerate dall’ordinanza sulla caccia, sono i recinti elettrificati e i cani da protezione.

Il caso specifico
Nel caso di Cerentino dette misure di protezione “non sono tecnicamente realizzabili per le difficoltà del territorio (pendii scoscesi, continui terrazzamenti, estrema parcellizzazione e dispersione delle superfici, come pure l’esiguità delle parcelle), né economicamente sostenibili”, si legge in un comunicato del Governo ticinese. Le 19 pecore vittime della predazione del 26 aprile 2022 “sono quindi da considerare non proteggibili e possono dunque essere imputate al contingente per l’abbattimento”.

Misure di protezione difficili da attuare
Rimane la considerazione che il quadro normativo attuale a livello federale “non risolve in modo soddisfacente il conflitto tra le esigenze di tutela del lupo in quanto specie protetta e le peculiarità dell’attività d’allevamento di montagna”, in Ticino, “in cui si rivela problematico mettere in atto le misure di protezione richieste a livello federale”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata