
La portata del fiume Ticino e dei suoi affluenti in Leventina - tra Airolo e Personico - potrebbesubire repentini aumenti a causa dell’eccezionale scioglimento delle nevi in quota. Lo ha segnalato oggi l’Azienda Elettrica Ticinese, che invita indistintamente tutti gli utenti del fiume a rispettare scrupolosamente la segnaletica posata in loco e a adottare le necessarie misure di precauzione.
L’allerta è stata emanata nei confronti della Leventina, “ma non si può escludere che, a dipendenza della meteo, nel prossimo futuro il problema possa toccare anche altre zone del Sopraceneri gestite da altre aziende elettriche”, spiega a Ticinonews Anna Nizzola, presidente della Commissione consultiva “Acque sicure”. Ad essere particolarmente a rischio “sono quei tratti di fiume in cui ci sono dei restringimenti, come ad esempio le gole del piottino, le gole della biaschina, alcuni tratti a nord del Giornico, la zona del Ponte Brolla e la parte bassa della Melezza nelle Centovalli”. In pratica “tutti quei tratti dove la corrente d’acqua aumenta di velocità e, con l’incremento della portata del fiume, può diventare problematica sia per i bagnanti sia per i pescatori”.
I divieti
Vista la situazione particolare "sono già stati inseriti svariati divieti di giornata, come ad esempio quello per i canoisti, che dureranno fino alla fine dell’allerta meteo", precisa Nizzola. Per bagnanti, pescatori ed escursionisti "la parola d’ordine deve essere 'prudenza', evitando quei tratti di torrenti maggiormente pericolosi”. Nelle zone più gettonate, inoltre, la commissione "Acque sicure" "ha fatto posizionare cartelli con le regole base su come comportarsi in vicinanza dell’acqua".
Canoisti invitati alla prudenza
Osservati speciali sono anche i correnti laterali del fiume Ticino, che possono ingrossarsi fino a 10 volte. Sapendo quanto il nostro cantone sia una meta privilegiata per chi ama praticare il canyoning “a correre i pericoli maggiori sono proprio i canoisti ed è per questo che le aziende idroelettriche hanno emesso fin da subito dei divieti di giornata nei loro confronti per i torrenti più rischiosi". Ogni canyonista che vuole recarsi in un fiume sotto una centrale, "deve chiamare prima di entrare e anche quando ha terminato", conclude Nizzola.