
Il caso del delitto di Aurigeno andrà al processo d’Appello. Lo anticipa laRegione. Ricordiamo che settimana scorsa è stato condannato al carcere a vita per il reato di assassinio il 44enne che due anni fa uccise il custode delle scuole di Aurigeno, suo rivale in amore.
La sentenza
“Raggiungendo la vittima a casa sua”, ha detto il presidente della Corte Amos Pagnamenta durante la lettura della sentenza e sposando appieno la tesi della pubblica accusa, “inseguendola nonostante fosse in compagnia del figlio, sparandole alle spalle al centro schiena e smettendo solo quando l’uomo era inerme a terra, ha agito in modo premeditato, codardo e con estrema freddezza per uno dei motivi più futili: non poteva accettare di essere rimpiazzato da un altro uomo”. “La sua colpa è di una gravità estrema”, ha proseguito Pagnamenta. “Un delinquente lucido e freddo che ha pianificato la sua vendetta per una relazione che non concepiva e la cui pericolosità è stata attestata anche dal perito”.