
Sulla scia delle drammatiche notizie di ieri, questa mattina i municipali si sono riuniti, a partire dalle 9, per discutere della situazione e, soprattutto, aspettare e sperare in buone notizie sulle condizioni del sindaco Marco Borradori, che non sembrano però essere arrivate. Teleticino ha intervistato Michele Foletti, vicesindaco, compagno di partito e amico di Borradori che, vista la sua funzione, garantisce la continuità istituzionale: “Ieri ci siamo sentiti coi colleghi praticamente tutto il giorno. Stamattina ci siamo voluti riunire per fare il punto della situazione, guardarci in faccia e darci forza a vicenda in attesa delle notizie”. “Purtroppo oggi Lugano è una città sospesa”, ha aggiunto, emozionato, “aggrappata a un filo di speranza, anche per noi sempre più tenue”.
“Garantita la continuità istituzionale, aspettiamo notizie”
“Siamo in contatto assiduo con il fratello di Marco, abbiamo preso atto che in caso di vacanza del Sindaco è il vicesindaco a farne le veci, ma a parte questo non abbiamo fatto nulla di più. La continuità istituzionale è però garantita, noi ci siamo e siamo riuniti qui ad aspettare, sperando in un miracolo”, ha aggiunto Foletti. Per quanto riguarda la personalità del sindaco, e dell’effetto della notizia sulla popolazione: “Marco è un politico che vive per la gente e in mezzo alla gente. Questo lo hanno sentito tutti, penso. Io sono sotto shock ma penso lo sia tutta la città e tutto il cantone”. Per quanto riguarda le emozioni personali: “Siamo tutti sconvolti. Abbiamo avuto tutti rapporti diversi ma lui lascia e ha sempre lasciato segni importanti in tutti quelli che collaborano e lavorano con lui”.
“Ci sentivamo spesso, sembrava tutto normale”
Infine, il vicesindaco si è espresso sul suo rapporto personale con Borradori, “abbiamo iniziato a far politica assieme nel 1992 a Lugano, lui municipale e io capogruppo, per poi ritrovarci nel 2013, eletti entrambi. Sono stati 30 anni di avventura insieme. Nelle ultime settimane lo vedevo sereno e anche in Municipio si rideva e si scherzava, mi raccontava che si stava preparando per la maratona... sembrava tutto normale”.
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