Politica
Arrocco leghista, Marchesi: "Richiesta legittima ma inopportuna"
Redazione
2 giorni fa
Per il presidente democentrista un cambio di Dipartimento oggi sarebbe "tardivo e inopportuno”. Dal PS giunge invece un appello a Zali e Gobbi: "Si ritiri la proposta".

“La preoccupazione è che questo scambio non produca nessun risultato utile. Potrebbe anzi paralizzare l’attività dei due Dipartimenti, e anche compromettere quella del Governo stesso”. Così il presidente dell’UDC Ticino Piero Marchesi ha commentato ai microfoni di Ticinonews la proposta dei consiglieri di Stato leghisti Claudio Zali e Norman Gobbi di effettuare un arrocco dei rispettivi Dipartimenti. Una richiesta “che troviamo inopportuna, in quanto giunge a due anni dalle elezioni e si prevede che entri in vigore tra sei mesi”. Ciò significa “che rimarrebbero sei mesi utili per fare qualcosa, perché a un anno dall’appuntamento alle urne inizierà la campagna elettorale”. Motivazioni che hanno spinto Marchesi a sottoscrivere l’appello firmato da altri quattro presidenti di partiti ticinesi (PLR, Centro, PS e Verdi), con il quale si invita il Governo “a decidere con scienza e coscienza".

"Un cambio di Dipartimento oggi è tardivo"

Bisogna dire che anche un eventuale “no” del Governo potrebbe a sua volta mettere a rischio la collegialità... “Va però detto che il problema è stato creato a monte”, precisa ancora Marchesi. “Se la decisione fosse stata presa all’interno del Consiglio di Stato, seguendo la prassi e non annunciando la notizia prima che questa venisse decisa, probabilmente tutto questo caos si sarebbe evitato”. Sarebbe rimasta comunque la sostanza, "ovvero il cambio di Dipartimento, di fatto a un anno dalle elezioni, quando si sa che in Ticino la campagna elettorale comincia almeno un anno prima. Si deve essere anche pragmatici e credo che un cambio di Dipartimento oggi sia veramente tardivo e inopportuno”, termina il presidente democentrista.

Sirica: "Zali e Gobbi ritirino la proposta"

Detto della lettera firmata dai presidenti dei partiti, dal PS è giunta anche, a titolo personale, una richiesta. “Come Partito socialista rivolgo un appello ai consiglieri di Stato leghisti - afferma il copresidente Fabrizio Sirica -. Vedono che clima hanno creato e vedono che il Governo è verosimilmente in grande difficoltà ad affrontare questa questione, con la pressione popolare e partitica". Ecco, "allora si eviti tutto questo e si concretizzino delle vere scuse in un gesto tangibile ritirando la proposta. Discutere sì del funzionamento dei Dipartimenti, ci mancherebbe, ma in tutt’altro clima e con tutt’altre tempistiche”.

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