Ticino
Alluvioni, grandine e neve, "A livello meteorologico è stato un anno particolare"
Redazione
un anno fa
Insieme a Stefano Zanini di MeteoSvizzera abbiamo ripercorso il 2024, un anno che a livello meteorologico ha abbattuto diversi record, ma anche portato eventi estremi che hanno lasciato il segno.

L'alluvione in Vallemaggia e quella in Mesolcina, ma anche la canicola più lunga di sempre e la grandine, senza dimenticare il maltempo che si è abbattuto sul Mendrisiotto e la neve caduta a fine novembre. "Il 2024 è stato un anno particolare, perché abbiamo avuto degli eventi meteorologici sicuramente degni di nota", spiega a Ticinonews Stefano Zanini di MeteoSvizzera, con il quale abbiamo tracciato un bilancio dell'anno appena concluso. Un anno che ha registrato gli eventi più intensi durante il periodo estivo. "È iniziato il 21 giugno con i tragici eventi in Mesolcina, poi la notte tra il 29 e il 30 giugno c'è stato il nubifragio anche in Vallemaggia, a luglio è stato colpito il Mendrisiotto e si è registrata una violenta grandinata sul Bellinzonese", precisa Zanini. Un anno che ha confermato l'etichetta di Sonnenstube che ha il Ticino. "Fa parte del nostro clima, anche nel 2024 siamo stati tra le regioni che hanno avuto più ore di sole in Svizzera", aggiunge il meteorologo.

La neve in pianura? "Un fenomeno sempre più raro"

L'autunno dello scorso anno, invece, ha registrato solo un evento da segnalare. "Degna di nota è la nevicata registrata il 21 novembre, è stata breve ma è tra le nevicate novembrini più intense mai registrate in pianura in Ticino". Una coltre bianca che "in pianura, con un'atmosfera che si sta sempre più riscaldando, diventa un fenomeno raro". Con le temperature sempre più calde, infatti, "resiste meno e fonde prima, quindi i giorni con un manto nevoso al suolo sono sempre meno. Un trend che si registra in tutta la Svizzera, anche in montagna, e al quale bisognerà abituarsi", conclude Zanini che per quanto riguarda il 2025 non può sbilanciarsi. "Non siamo degli indovini, le nostre previsioni si basano su dati scientifici e non ci permettono di sapere quello che sarà l'andamento delle condizioni meteorologiche di quest'anno. Ci lasceremo sorprendere".