
L’annunciata espulsione dell'ex sindaco di Bioggio Eolo Alberti dalla Lega dei Ticinesi - in cui è attivo da oltre 20 anni - apre un nuovo fronte di tensione all’interno del movimento. In vista dell’assemblea straordinaria convocata per il 10 luglio, l’ex deputato - anticipa la Regione - ha inviato una lettera al coordinatore Daniele Piccaluga per contestare il procedimento, denunciando la mancanza di trasparenza e rivendicando il diritto di essere ascoltato. "Caro Coordinatore della Lega dei Ticinesi", si legge nella missiva, "ho appreso da un tuo messaggio che, per la data del 10 luglio 2025, hai convocato un’assemblea straordinaria. Allo stesso modo ho appreso che all’ordine del giorno vi sarà la proposta della mia espulsione dal Movimento e dunque dall’associazione. Rilevo di non aver ricevuto, in qualità di socio, nessuna formale convocazione e neppure altro scritto o comunicazione personale indicante l’argomentazione, ovvero il motivo sulla base del quale sarà proposta all’assemblea la mia espulsione". Concretamente, Alberti contesta l’assenza di motivazioni formali e richiama l’articolo 8 dello statuto della Lega, che prevede l’espulsione solo per comportamenti ritenuti indegni, e si riserva azioni legali. Quello che chiede è dunque di ricevere il dossier completo relativo alla trattanda prima che venga presa qualsiasi decisione dall’assemblea. La lettera conclude poi sottolineando che "in ogni circostanza e sede intendo e intenderò infatti avvalermi dei miei diritti e in particolare, ora, di quello di essere sentito. Diritto, questo, che la Lega dei Ticinesi, il cui scopo è la promozione di un movimento democratico dei cittadini, non dubito si curerà di garantirmi nelle modalità che richiedo perché io possa fare valere le mie ragioni". Alberti chiede infine che l’assemblea di giovedì "venga svolta in forma pubblica, affinché anche chi non ha diritto al voto possa almeno partecipare in qualità di uditore".
Caso Hospita
La vicenda si inserisce nel contesto delle tensioni legate al caso Hospita, che ha implicazioni penali e politiche. Alberti è imputato per presunti reati patrimoniali, dai quali si dichiara estraneo. Il caso aveva già spinto la Lega ad aprire un’inchiesta interna, affidata all’avvocato Enea Petrini, su incarico del coordinamento allora presieduto da Norman Gobbi. Tra le accuse, una presunta “combine” legata a nomine strategiche che, tuttavia, non compare nel rapporto finale dell’inchiesta. Oltre alla sua espulsione, l’assemblea dovrà prendere atto anche delle dimissioni di Sabrina Aldi, anch’essa coinvolta nelle polemiche legate al dossier Hospita. Sul fronte politico, il caso ha generato un’interrogazione con oltre sessanta domande da parte dei deputati Pronzini e Sergi del MPS, che chiedono al parlamento di valutare l’attivazione dell’alta vigilanza.