Ticino
Abrogazione incentivi Minergie, i Verdi Liberali: “Un Colpo alla politica climatica ticinese”
©Chiara Zocchetti
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Redazione
6 ore fa
Secondo il partito, la soppressione degli incentivi genera incertezza. "Le conseguenze peseranno da un lato sulle aziende ticinesi, e dall’altro sulle famiglie e sui cittadini".

È un “forte disappunto” quello espresso dai Verdi Liberali Ticino per la decisione del Consiglio di Stato di abrogare con effetto immediato l’articolo 9 del Decreto esecutivo sugli incentivi per la decarbonizzazione, che prevedeva un sostegno concreto alla costruzione di edifici nuovi secondo gli standard Minergie P e A. “Si tratta di una scelta inaspettata, a sorpresa, e che non può non lasciare perplessi”, scrive il partito in una nota stampa. “La sua fulminea entrata in vigore il 1° luglio, senza alcun coinvolgimento del Gran Consiglio, rischia di minare seriamente la politica climatica cantonale nel percorso di transizione energetica”. Le conseguenze "peseranno da un lato sulle aziende ticinesi, e dall’altro sulle famiglie e sui cittadini che avevano iniziato a pianificare la propria abitazione tenendo conto di questi sussidi”.

"Una decisione che provoca incertezza"

La soppressione degli incentivi – si legge ancora – “è preoccupante per l’incertezza che crea e diffonde: incertezza per le imprese specializzate in costruzioni sostenibili, incertezza per i cittadini che si sono trovati in poco tempo con delle tempistiche ben più ristrette per richiedere sostegno finanziario per scelte sostenibili, e incertezza per i Comuni che avevano adottato misure di promozione in linea con gli obiettivi climatici cantonali”.

“Tempistica discutibile”

Il partito esprime altresì perplessità “per le modalità con cui è stata comunicata la decisione dell’Esecutivo; annunciata soltanto il 27 giugno, ma con effetto già dal 1° luglio, essa ha lasciato una finestra temporale estremamente ristretta per permettere domande di sostegno prima dell’abrogazione effettiva”. Seppur formalmente nei limiti di legge, “tale tempistica appare quantomeno discutibile e di difficile giustificazione, quasi volta ad assicurare meno richieste di contributi”. I Verdi Liberali ticinesi chiedono dunque al Consiglio di Stato di rivedere con urgenza la decisione, di valutare soluzioni alternative (come l’introduzione di tetti massimi per edificio o la riduzione proporzionale del contributo), e di rispettare il ruolo del Gran Consiglio nelle scelte strategiche in materia climatica.