Ticino
Stop agli incentivi cantonali per gli edifici Minergie-A e P
©Gabriele Putzu
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Redazione
9 ore fa
Il Consiglio di Stato abolisce i sostegni pubblici a edifici di queste categorie. La motivazione è anzitutto di ordine finanziario.

Finiscono gli incentivi cantonali per nuovi edifici certificati Minergie-A e Minergie-P. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, che giustifica la mossa principalmente con questioni di natura finanziaria. "Oltre ai recenti segnali mandati dal Parlamento ticinese per contenere la spesa pubblica, le discussioni emerse a livello federale per frenare le uscite relative ai contributi del Programma Edifici inducono a prevedere una diminuzione delle entrate che alimentano i crediti disponibili a favore degli incentivi", si legge nel comunicato governativo. "A questo si aggiunge il fatto che, indipendentemente dalle discussioni in corso, le previsioni negli anni a venire delle entrate derivanti dalla tassa sul CO2 vedono un calo dei mezzi a disposizione del Programma Edifici, e conseguentemente una riduzione delle entrate a disposizione per i Cantoni". Il governo cantonale precisa che, in ogni caso, "i nuovi edifici sottostanno a prescrizioni energetiche più restrittive, a favore di una maggiore efficienza energetica rispetto al passato".

Cosa sono

Minergie-A e Minergie-P sono due standard svizzeri per edifici ad alta efficienza energetica, con enfasi su diversi aspetti. Nel corso dell'anno, un edificio Minergie-A  di regola produce più energia di quanta ne consuma, solitamente tramite il ricorso a pannelli fotovoltaici. Minergie-P, invece, enfatizza l'involucro edilizio, richiedendo un isolamento termico di alta qualità.

Immediata reazione

Pochi minuti dopo la comunicazione della decisione del Consiglio di Stato, si è subito palesato un vasto schieramento multipartitico, che ha manifestato la sua contrarietà. Capitanati dal verde liberale Massimo Mobiglia, 16 granconsiglieri (Pvl, Verdi, Ps, Pc, Plr, Centro e Avanti con Ticino&Lavoro) hanno presentato sul tema una mozione e un'interpellanza. I parlamentari chiedono se la mossa governativa non entri conflitto con la politica energetica cantonale, domandando la reintroduzione degli incentivi aboliti.