
Sono 3'565 gli allievi dell’istituto scolastico di Lugano che oggi hanno varcato le porte delle diverse sedi scolastiche. Un anno carico di aspettative sia per allievi sia per docenti, ma anche ricco di novità. “C’è un progetto sulle competenze digitali della scuola e dei docenti, e poi ci sono idee più didattiche relative ai fascicoli delle scuole fuori sede, e poi l’aula nel bosco, aperta da poco, il cui programma si arricchisce costantemente”, commenta ai microfoni di Ticinonews il municipale Lorenzo Quadri. “Si cerca sempre di portare cose nuove che possano caratterizzare l’istituto scolastico di Lugano e dare un valore aggiunto ad allievi e famiglie”.
Il progetto
Tanta carne al fuoco dunque, ma Lugano punta, come detto, sull’integrazione digitale a scuola e con il progetto pilota “Tecnologia & media”, che la Città ha avviato in collaborazione con il Centro di risorse didattiche e digitali del Decs, per due anni 22 docenti di 5 sedi scolastiche hanno sperimentato una didattica innovativa che mira a integrare la tecnologia nell’insegnamento in presenza. Un’esperienza significativa, nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia, che ha voluto essere valorizzata con l’obiettivo di poter essere condivisa. Da qui la nascita del progetto “interviste”, “scaturito da questa esperienza biennale di sperimentazione e che ha permesso di raccogliere delle buone pratiche”, spiega Giuseppe Laffranchi, responsabile scuola e digitale del Cerdd. “L’obiettivo poi è quello di valorizzare queste esperienze attraverso la pubblicazione delle video interviste, in modo che altri colleghi possano replicare e modificare queste esperienze, facendole proprie”.
Cambiamenti non solo in sede
Novità non solo per la didattica in presenza ma anche per le settimane di Scuola fuori sede nelle diverse case montane, ora nuovamente fruibili dopo aver ospitato alcuni dei profughi ucraini, con la pubblicazione di alcuni fascicoli preparatori. “Noi quest’anno abbiamo voluto stampare due fascicoli per docenti con tutte le offerte legate a escursioni e approfondimenti di tematiche su aspetti che possono essere trattati nelle 5 settimane di scuola fuori sede”, analizza Fabio Valsangiacomo, direttore generale dell’Istituto scolastico di Lugano. “Le tematiche raccontano le diverse peculiarità che l’ambiente offre a livello di fauna e storia”.
L'integrazione degli allievi ucraini
Non solo novità ma anche sfide per l’istituto scolastico di Lugano, che quest’anno accoglie una novantina di bambini provenienti dall’Ucraina. “È chiaro che rappresenta una sfida: sono bimbi che non conoscono la lingua, ma devono essere scolarizzati. Sarà un impegno per docenti e allievi, però confidiamo nell’esito positivo”, conclude Quadri.