
Le polizie cantonali di Zurigo e Basilea Città proseguiranno a inserire nel sistema di ricerca Ripol il colore della pelle delle persone ricercate. Questa prassi è in contrasto con la direttiva di settimana scorsa dell'Ufficio federale di polizia (fedpol). Per il Ticino il Ripol è di competenza della fedpol, Berna e Ginevra restano in attesa.
Cosa è stato deciso
Nel canton Zurigo il consigliere di Stato e responsabile del Dipartimento della sicurezza Mario Fehr, sulle pagine dell'edizione odierna della Neue Zürcher Zeitung, ha giudicato "poco utile" e "motivata politicamente" questa direttiva introdotta per adeguarsi a una consuetudine internazionale. La polizia cantonale continuerà dunque a inserire nel sistema d'informazione Polis, suo strumento primario, il colore della pelle in aggiunta ad altri tratti fisici quali il colore dei capelli, la presenza di tatuaggi e la corporatura. A Basilea Città l'intenzione è invece di continuare a utilizzare Ripol così come viene offerto.
E le altre regioni?
Dal canto suo, la polizia cantonale ticinese sottolinea come Ripol faccia parte dell'ambito di competenze della fedpol. Rimane infine incertezza presso le polizie cantonali ginevrina e bernese: sulle rive del Lemano si intende prima svolgere "un'analisi approfondita, in particolare del contesto operativo", mentre a Berna si attende di capire che influsso avrà la direttiva sul lavoro delle forze dell'ordine.