
Il Consiglio Federale ha pubblicato le misure di risparmio della Confederazione nel 2027, nel 2028 e nel 2029. Nel primo anno l'Esecutivo approva uno sgravio di 2,4 miliardi di franchi mentre, per i due successivi la cifra si attesta attorno ai 3 miliardi. Sul tema si è espresso il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta, che ai microfoni di Ticinonews si dichiara preoccupato. "Leggiamo questa notizia in maniera negativa, perché i Cantoni sono chiamati alla cassa in maniera importante", spiega. Parzialmente "ci sono stati dei correttivi, ma la fattura - in un periodo già di difficoltà finanziaria - è importante. In Ticino, ricordo, stimavamo una fattura tra i 30 e i 40 milioni di franchi, a cui si aggiungono poi le misure indirette, perché in determinati settori ci sono degli interventi che metteranno sotto pressione gli enti esterni legati al Cantone".
Settori toccati
Tanti i settori toccati dalle misure del Consiglio federale. Fanno discutere quelli della formazione e dei traporti pubblici, ambiti sollevati anche da Vitta: "Penso al settore della formazione o all’ambito del trasporto pubblico. Ci sono vari ambiti che sono toccati. La preoccupazione è forte. In questo momento le difficoltà finanziarie sono importanti e questo non fa altro che aggravare una situazione già difficile", conclude il direttore del DFE.