
La Confederazione dovrà tirare la cinghia, soprattutto agendo sulle uscite, previste in crescita nei prossimi anni. Le misure di risparmio, approvate oggi dal Consiglio federale, prevedono sgravi per 2,4 miliardi di franchi nel 2027 e di circa 3 miliardi nel biennio seguente. Il Parlamento dovrà pronunciarsi in dicembre sul progetto che, se venisse respinto, richiederebbe un aumento dell'Iva. Tali misure sono necessarie, a detta dell'esecutivo, poiché da alcuni anni le uscite crescono più velocemente delle entrate. Nonostante i tagli nei preventivi 2024 e 2025, la situazione non è migliorata. Secondo l'esecutivo, malgrado l'aumento delle entrate, dal 2027 si prospettano infatti nuovi deficit strutturali pari a oltre 2 miliardi e entro il 2029 il deficit potrebbe salire a più di 4 miliardi.
Agire sulle uscite
Circa il 90% del volume di sgravio è ottenuto intervenendo sulle uscite, mentre 340 milioni vengono recuperati attraverso misure sul fronte delle entrate, soprattutto l'imposizione più elevata dei prelievi di capitale - misura che ha fatto storcere il naso a molti partiti, n.d.r - da fondi di previdenza e la vendita all'asta di contingenti d'importazione nel settore dell'agricoltura. Le uscite proprie della Confederazione vengono ridotte di 300 milioni entro il 2028, di cui 190 milioni riguardano il personale. Di questi, almeno 100 milioni potranno essere risparmiati attraverso adeguamenti delle condizioni d'impiego. Oggi, poi, il Governo ha deciso che a partire dal 2027 i collaboratori dovranno farsi carico di una parte del premio di rischio per la previdenza professionale.
Nessun taglio alla sicurezza sociale
Nonostante il pacchetto di sgravio, dal 2025 al 2029 le uscite ordinarie aumenteranno di circa il 14%, ovvero da poco meno di 86 miliardi di franchi a oltre 98 miliardi. A livello di spesa, l'esecutivo ha stabilito delle priorità: in numerosi ambiti di competenza della Confederazione e anche dell'Amministrazione federale le uscite cresceranno più lentamente rispetto alle previsioni per favorire soprattutto i settori della sicurezza sociale e della sicurezza militare. Nell'ambito delle assicurazioni sociali non sono previsti tagli.
Politica climatica e Cantoni
Rispetto al progetto inviato in consultazione, denominato "pacchetto di sgravio 27", l'esecutivo ha tenuto conto soprattutto delle richieste dei Cantoni. Poiché quest'ultimi hanno respinto la soppressione integrale del Programma Edifici, Confederazione e cantoni si sono messi d'accordo affinché in futuro fino a 200 milioni all'anno ricavati dalla tassa sul CO2 possano essere utilizzati per la sostituzione di impianti di riscaldamento e per le misure di efficienza energetica nell'ambito degli immobili. I contributi verranno distribuiti tra i Cantoni proporzionalmente alla popolazione e a condizione che le autorità cantonali partecipino al finanziamento almeno nella stessa misura della Confederazione. Un'altra priorità rimane la promozione di tecnologie innovative (massimo 200 milioni all'anno).
Stop al finanziamento di Swissinfo
Dal 2029, inoltre, la Confederazione rinuncerà ai contributi finanziari per l'offerta della SSR destinata all'estero e alla sottoscrizione di una convenzione sulle prestazioni. Il finanziamento di offerte come Swissinfo e 3Sat verrà sospeso a partire dal 2027, mentre il contributo a favore di TV5Monde solo dal 2029. Tuttavia, sulla base del proprio mandato di programma, la SSR continuerà a mettere a disposizione contenuti online per gli Svizzeri all'estero; dal 2029 questa offerta sarà regolamentata nella rispettiva concessione.
Toccato anche lo sport
Il Consiglio federale ha deciso di escludere completamente dalle misure di risparmio l'ambito della promozione della gioventù e dello sport. In compenso vanno ridotti i contributi a favore degli impianti sportivi d'importanza nazionale (CISIN 5).