In ragione degli sviluppi degli ultimi decenni, la maturità liceale - titolo di studio che dà diritto ad iscriversi all'università senza esami - deve venir aggiornata. Dopo aver preso nota dei pareri giunti dalla procedura di consultazione, il Dipartimento federale della formazione e della ricerca (DEFR), su incarico odierno del Governo, dovrà elaborare le rinnovate basi legali assieme alla Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE).
Garantire la qualità della formazione
La revisione prevede l'aggiornamento dell'ordinanza del Consiglio federale in merito al riconoscimento degli attestati liceali di maturità e del regolamento della CDPE di uguale tenore, nonché del pertinente accordo amministrativo del 1995, si legge in una nota governativa odierna. L'obiettivo della riforma è garantire la qualità della formazione liceale a livello nazionale e continuare ad assicurare un accesso senza esame d'ammissione alle università, ai politecnici e alle alte scuole pedagogiche. I pareri espressi dalla procedura di consultazione confermano l'esigenza pressoché indiscussa di aggiornare la maturità liceale, ma suggeriscono di riesaminare alcune proposte di revisione. Si tratta soprattutto dell'elenco delle discipline fondamentali e delle opzioni specifiche, della struttura e della ponderazione dell'esame di maturità, nonché dei termini transitori.
Quattro anni in tutti i cantoni
Stando al progetto di revisione, gli studi liceali dovranno durare almeno quattro anni in tutti i cantoni. Attualmente, a Vaud, Neuchâtel, Giura e nella parte francofona del canton Berna la maturità liceale può essere conseguita in soli tre anni, dato che l'ultimo anno del livello secondario I viene riconosciuto come "insegnamento a carattere preliceale". Oltre alla durata, le principali novità della revisione, come indicato nel maggio 2022 al momento di lanciare la procedura di consultazione, sono il rafforzamento delle competenze di base in matematica e nella lingua d'insegnamento, l'aggiunta di nuove discipline fondamentali (economia e diritto, informatica), l'estensione dell'offerta di opzioni specifiche, la promozione degli scambi e della mobilità durante la formazione.