Svizzera
Vaiolo delle scimmie: primo caso in Svizzera
Immagine Shutterstock
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Redazione
2 anni fa
È stato registrato nel Canton Berna. Lo comunica l’Ufficio federale della sanità pubblica

Il vaiolo delle scimmie è arrivato anche in Svizzera. Secondo quanto scrive su twitter l’Ufficio federale della sanità pubblica, sarebbe infatti stato riscontrato un caso, il primo nel nostro Paese, nel canton Berna. Il Dipartimento della sanità bernese ha precisato che si tratta di una persona che è stata esposta al virus all’estero.

Il contagiato è in isolamento
Un tracciamento dei contatti, così da identificare eventuali catene di trasmissione, è stato effettuato, indicano le autorità cantonali in una nota. Tutte le persone che hanno avuto rapporti con l’interessato sono state informate. Il contagiato sta ricevendo un trattamento ambulatoriale e si trova in isolamento presso il suo domicilio.

Le analisi e la successiva conferma
Questo primo caso sospetto di vaiolo delle scimmie è stato segnalato ieri al Servizio del medico cantonale bernese e all’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). Le successive analisi di laboratorio hanno permesso di confermare la diagnosi nel pomeriggio odierno.

I sintomi
Questa patologia è una variante generalmente meno pericolosa del vaiolo, debellato da una quarantina d’anni. I sintomi sono una forte febbre poi, in poco tempo, si manifesta un’eruzione cutanea, con la formazione di croste, in particolare sul viso.

La situazione in Europa
Diversi casi sono emersi di recente in svariati Paesi europei e non solo. Fra le nazioni colpite vi sono ad esempio le confinanti Italia, Francia e Germania.

Persone a rischio

Chi rientra da un viaggio in una delle zone a rischio (Africa occidentale e centrale) dovrebbe sorvegliare il proprio stato di salute e consultare un medico nell’eventualità di sintomi, raccomanda l’UFSP sul proprio sito web. Il virus è considerato come moderatamente trasmissibile all’essere umano. Il contagio avviene attraverso goccioline di grandi dimensioni e un contatto stretto con persone o animali infetti. La comunità scientifica giudica possibile che la trasmissione aumenti in caso di rapporto sessuale con un contagiato. Gli uomini che hanno relazioni con altri uomini sembrano presentare un rischio supplementare di infezione.

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