Svizzera
Vaccini, 8 milioni di dosi entro fine luglio
Punto stampa a Berna per aggiornare sulla campagna vaccinale. Nei prossimi mesi ci sarà uno sprint in termini di vaccinazioni. Berset: “Entro l’estate chi vuole sarà vaccinato, il piano è realistico”

I casi avanzano in modo costante (in Svizzera 2’046, in Ticino 118), ma non si può dire lo stesso della campagna di vaccinazione. La Task Force Covid-19 della Confederazione durante un infopoint dell’Ufsp di ieri ha fatto pressione al Governo affinché decida di aprire lentamente ma vaccinare il più velocemente possibile la maggior parte della popolazione. Il Consiglio federale si è riunito oggi in conferenza stampa per aggiornare sulla strategia vaccinale; presenti i consiglieri Guy Parmelin e Alain Berset oltre al Presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità Lukas Engelberger. Parteciperanno all’incontro anche, per la prima volta, la direttrice di Pfizer per la Svizzera Sabine Bruckner e il suo omologo per Moderna Dan Staner.


In arrivo nuove dosi

Entro la fine di luglio saranno fornite alla Svizzera 8,1 milioni di dosi di vaccini già omologati (Moderna, Pfizer/BioNTech). Se ne saranno omologati altri, la quantità potrebbe aumentare considerevolmente. CureVac e Novavax non hanno ancora presentato una domanda di omologazione, mentre quella di AstraZeneca è attualmente all’esame di Swissmedic.

Diversi scenari: prima dose entro la fine di giugno
L’Ufficio federale della sanità pubblica ha elaborato diversi scenari per i prossimi mesi. La durata della campagna di vaccinazione dipende da vari fattori: maggiore sarà la disponibilità a farsi vaccinare, più tempo richiederà, mentre l’omologazione di altri vaccini la accelererà. Riuscire ad offrire entro la fine di giugno almeno la prima dose a tutte le persone che desiderano farsi vaccinare resta un traguardo realistico. I calcoli si riferiscono alla prima dose, dato che già dopo due settimane dalla somministrazione il livello di protezione da infezioni sintomatiche è molto alto e ci si può quindi attendere un effetto positivo sull’andamento dell’epidemia. Per i preparati di Moderna e Pfizer/BioNTech è però necessaria una seconda inoculazione per una protezione vaccinale totale.

IL LIVE DELLA CONFERENZA

16:52 - Fine conferenza stampa

16:44 - D: “Il ritmo delle vaccinazioni influenzerà il ritmo dell’allentamento delle misure restrittive?”
Berset: “C’è un nesso certamente. Dipende però dalla disponibilità delle persone a farsi vaccinare, affinché si possa avere una buona copertura. Con le vaccinazioni pensiamo di avere un elemento importante, non basterà da solo, ci serviranno anche dei farmaci che sono in fase di sviluppo. Per noi è importante limitare nel tempo le misure restrittive, questo per il Consiglio federale è sempre stato l’obiettivo. Questa discussione è in corso e andremo avanti su questa strada”.

16:43 - D: “Si può sapere qualcosa in più sull’omologazione di AstraZeneca?”

Swissmedic: “Avevamo chiesto delle informazioni supplementari, questi dati sono stati forniti e la prossima tappa sarà che l’azienda ci fornisca ulteriori dati e così noi potremo decidere e comunicare se il vaccino sarà omologato”.

16:42 - D: “Fine giugno prima dose, ma il richiamo?”
Masserey: “Tutti avranno ricevuto almeno una dose, la metà avranno ricevuto entrambe. A fine giugno oltre la metà delle persone sarà già stata vaccinata due volte”.

16:38 - D: “Sull’obiettivo. Entro fine giugno tutti quelli che vorranno avranno il vaccino. Ma questo dipende da quante persone lo vogliono?”
Berset: “Ci sono vari scenari (vedi foto in alto). Se improvvisamente ci sarà una volontà che esplode nella popolazione a farsi vaccinare, contando le dosi di AstraZeneca questo sarà fattibile. L’obiettivo resta questo ed è realistico, è fattibile raggiungere questo scenario e anzi è superiore alla realtà”.

16:36 - D: “A livello cantonale sono realistici? O gli obiettivi sono una sfida eccessiva?”
Ruiz: “È una cosa inedita, non è mai successo. Già questa è una sfida. Sulla base della programmazione abbiamo la possibilità di programmare e agire in maniera efficiente per creare i dispositivi. Quello che viene presentato oggi ci dimostra che la strategia funziona, la Confederazione ha puntato su due vaccini molto efficaci”.
Parmelin: “Il vertice avuto oggi ci ha dato nuove speranze. Ci è stato presentato quanto segue: ogni mese che riusciamo a vaccinare più velocemente riusciamo a risparmiare delle vite e a diminuire i casi. Così risparmiamo a livello economico e di Pil al giorno e questo può arrivare fino a 50milioni al giorno risparmiati e questa è la sfida in materia di sanità e in materia economia. Sono delle proiezione ma tutti gli sforzi che faremo che ci permetteranno di guadagnare tempo avrà delle conseguenza su tanti aspetti della vita quotidiana di ognuno di noi. I produttori sono davanti a una sfida logistica mai vista prima”.

16:33 - D: “8 milioni bastano per 4 milioni di persone. Se lei dice che entro giugno tutti coloro che lo vogliono potranno averlo bisognerà aspettare agosto per avere altri dosi per il richiamo. Ci saranno problemi? O arriveranno ?”

Kronig: “Sono otto milioni di dosi in più e noi nel frattempo ne abbiamo già 2,4 milioni: in totale oltre 10 milioni di dosi entro luglio”.

16:32 - D: “È importante anche omologare gli altri vaccini, con queste dosi bastano per raggiungere gli obiettivi?”
Berset: “Con Curevac e Novavax bisogna aspettare, l’obiettivo è tenere conto di tutti questi elementi. Disponibilità delle persone a farsi vaccinare, disponibilità delle dosi e dei vaccini da omologare. Entro fine giugno dovremmo permettere il vaccino a tutte le persone che lo vogliono”.
Kronig: “Noi abbiamo un calendario ambizioso che naturalmente dipende dalle omologazioni ma a seconda delle evoluzioni è importante avere queste garanzie e queste sicurezze”.

16:29 - D: “Otto milioni di dosi, ma quando si inizia a vaccinare a tappeto?”
Berset: “Guardando la totalità delle dosi dimostra che solo in giugno si farà tanto quanto è stato fatto all’inizio dell’anno, ci sarà un’impennata di queste vaccinazioni. Oggi abbiamo vaccinato i gruppi a rischio, le informazioni ci dicono che entro la fine di aprile tutte le persone a rischio saranno vaccinate. In maniera spedita le vaccinazioni poi proseguiranno per le altre fasce della popolazione. Oggi sono vaccinate circa 20mila persone al giorno”.
Kronig: “Siamo in una campagna storica, aumentiamo di mese in mese le persone vaccinate ed è questo che accompagna la vaccinazione di massa. Ci sarà un crescendo, non ci sarà una data di partenza”.

16:29 - Domande

16:26 - Dan Staner, direttore di Moderna per la Svizzera

“Un anno fa Moderna stava testando un vaccino contro il virus che nemmeno conoscevamo. Oggi siamo in grado di fornire milioni di dosi al mese alla Svizzera, il contratto con la Confederazione è stato uno dei primi tre per Moderna. Sono riconoscente al Governo svizzero per aver puntato sul tipo di vaccino mRna. Oggi sono fiero e vorrei ringraziare Swissmedic e l’Ufsp con i quali abbiamo lavorato fianco a fianco che ci hanno permesso di aumentare la produzione. Noi abbiamo raddoppiato gli sforzi per rispettare gli impegni con il Governo svizzero, Moderna fornirà un milione di dosi a breve. Sono fiero di quello che hanno fatto i collaboratori di Moderna e Lonza che lavorano tutti i giorni in maniera impeccabile”.

16:21 - Parla Sabine Bruckner, direttrice di Pfizer Svizzera
“Un anno fa non si pensava si potesse trovare in meno di un anno un vaccino. Pfizer si è imposto questo obiettivo sin da subito senza scendere a patti con la qualità e la sicurezza, questo è riuscito solo grazie alla collaborazione col Governo. La Svizzera è stato il primo Paese dove è stato possibile vaccinare le persone con un vaccino omologato in modo normale, senza procedure velocizzate. Nel 2021 siamo in grado di produrre 2 miliardi di dosi, quello che prevedavamo all’inizio è raddoppiato. Abbiamo fatto un altro contratto per altri 3 milioni di dosi, noi riusciamo quindi a dare più dosi prima del tempo stabilito. Prima di febbraio abbiamo avuto un rallentamento con un -20% delle forniture, ma a marzo siamo tornati a giorno, la situazione è positiva e oggi dobbiamo porci questa sfida di poter fornire, distribuire e inoculare questi vaccini. È molto importante garantire l’accesso al mercato anche all’Ue, noi siamo attivi a livello internazionali e le componenti di Pfizer arrivano da diversi paesi, questo è uno dei presupposti per garantire la produzione e le dosi. Come produttore di vaccini siamo affidabili e forniremo più dosi di quelle concordate e siamo fiduciosi nel raggiungere l’obiettivo della campagna vaccinale”.

16:16 - Parla Rebecca Ruiz, vicepresidente della Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità
“Nelle case per anziani si vede che la situazione è nettamente migliorta. Le dosi di vaccino sono arrivate e sono state usate dai cantoni. Nei prossimi tre mesi i cantoni riceveranno molte più dosi e per questo dovranno prepararsi a gestire tutte le dosi. Siamo lieti che oggi Pfizer e Moderna hanno comunicato che le dosi verranno consegnate. Un’altra strategia da portare avanti è quella dei test, ma oggi i cantoni hanno difficoltà logistiche. L’organizzazione di questi test nelle aziende, nelle scuole è un compito enorme per i Cantoni che sono già sottopressione. Il piano è stato presentato ma l’attuazione necessita molto tempo, il piano epidemiologico è incerta ma è importante non perdere il controllo. Oggi temiamo di essere alle porte di una terza ondata e vogliamo accelerare i ritmi delle vaccinazioni per le persone vulnerabili non ancora vaccinate”.

16:09 - Parla Berset

“Il vaccino è il nostro punto di forza per uscire dalla crisi, per contenere la terza ondata e tornare alla nostra vita. La strategia Svizzera è stata fissata dal Consiglio federale e abbiamo una strategia dei vaccini buona che ci ha permesso di aver accesso ai vaccini rapidamente. In una situazione delicata abbiamo dovuto prendere diversi vaccini. A partire dal mese di aprile ci verranno consegnate nuove dosi del vaccino, le 8 milioni di dosi ci sembrano il minimo sindacale. AstraZeneca è in linea di attesa, così come CureVac e Novavax. Saranno 95mila le persone, al mese, che si dovranno vaccinare nei prossimi mesi. Tuti dovranno potersi vaccinare e questo rimane un obiettivo realistico, l’importante è la stabilità della situazione e ci vuole una strategia d’acquisto dei vaccini, così come la volontà della popolazione a farsi vaccinare. L’obiettivo è quello di tornare alla realtà, non pensavamo un anno fa di essere a questo punto con le vaccinazioni. Sono stato lieto di rendermi conto che più di un milione di vaccini sono già statai somministrati e quindi ci sarà un multiplo di questa cifra nei prossimi mesi. Entro il 20 aprile le persone dei gruppi a rischio saranno vaccinate. Per goderci l’estate ci vuole una stabilità dei contagi, ma bisognerà rispettare le regole che già conosciamo”.

16:04 - Parla Guy Parmelin
“Questa pandemia ci occupa ormai da un anno e da un anno porta dolore nelle famiglie. Una vaccinazione è la soluzione che noi da mesi aspettiamo, la campagna è partita a inizio anno e oggi abbiamo la possibilità di trarre le prime conclusioni. Finora tutte le campagne vaccinali organizzate riguardavano malattie che conosciamo da sempre e spesso come nel caso del morbillo siamo riusciti ad abolirlo. La situazione oggi è completamente diversa, questo virus non lo conosceva nessuno e si trasmette in maniera rapida. Gli interrogativi per le aziende, per la logistica sono tantissime e necessitano un lavoro molto intenso, la situazione è ancora più difficile dopo che sono emerse le nuove varianti. A queste condizioni la rapidità della campagna vaccinale è un fattore cruciale”.

16:00 - Inizio previsto del punto stampa

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