Svizzera
“Certificato vaccinale entro l’estate”
Anne Lévy, direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
Anne Lévy, direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
A dirlo è Anne Lévy direttrice dell’Ufsp. Masserey: “La situazione è fragile, ma si vedono gli effetti della vaccinazione”. Ackermann: “Meno aperture e più vaccinazioni”

La situazione epidemiologica si conferma in rialzo, come si confermano sempre più casi delle varianti in Svizzera(80%). È questa la fotografia descritta da Virginie Masserey dell’Ufsp durante la conferenza stampa tecnica a Berna. “La situazione è fragile ma gli effetti della vaccinazione sono incoraggianti”. All’interno infatti della fascia della popolazione vaccinata (80 o più anni) diminuiscono i ricoveri e i Cantoni hanno registrato anche un minor numero di decessi e di casi positivi nelle case di riposo. Finora sono state utilizzate 1’252’000 dosi di vaccino, che corrispondono al 14% della popolazione. “La campagna di vaccinazione comincia a dare i suoi frutti tra gli anziani”, sottolinea Masserey. “Dobbiamo essere cauti, valutare attentamente i rischi e privilegiare gli incontri all’estero”, specifica in vista della Pasqua. “Sarebbe ideale fare un test prima di incontrarsi a tavola”.

“Se passate la Pasqua in compagnia fate il test”
Anne Lévy, direttrice dell’Ufsp, si è concentrata sulla questione del certificato della vaccinazione anti-Covid. “La situazione è piuttosto complicata”, ha detto Lévy. Sono infatti molteplici le questioni da tenere in considerazione: “Vogliamo che in futuro vengano rilasciati certificati di vaccinazione uniformi”. L’Ufsp conferma che il certificato necessita di essere uniforme e internazionale e che sarà “un documento personale e dovrebbe essere sviluppato entro l’estate”. Il certificato di vaccinazione verrà elaborato tramite una collaborazione tra Cantoni, economia e Ufsp e dovrebbe essere utilizzabile sia in forma cartacea che in forma digitale; inoltre sarà volontario e non obbligatorio. L’introduzione del certificato di vaccinazione non ha nulla a che fare con lemievaccinazioni.ch. “Vogliamo lavorare indipendentemente dalla fondazione che gestisce la piattaforma”, ha detto Lévy. Il portale è stato disattivato ieri a causa di una fuga di dati. L’UFSP se ne rammarica e ha incaricato la fondazione di non tornare in linea fino a quando le informazioni saranno sicure e verificabili. La direttrice dell’Ufsp, per quanto riguarda i test invece, assicura: “Ne abbiamo abbastanza e ce ne sono sul mercato”. Per quanto riguarda i test fai da te Lévy sostiene che “saranno disponibili in poche settimane”, per omologarli è necessario il via libera di Swissmedic.

“Aperture lente danno speranza”
Martin Ackermann, presidente della Task Force finito sulle prime pagine dei quotidiani d’Oltralpe e ticinesi per le affermazioni fatte sulla gestione della crisi sostiene le “aperture lente”. “Se avessimo fatto passi da gigante nell’apertura da metà marzo, il numero di casi in estate sarebbero stati molto elevati”. È quanto dimostra, spiega Ackermann, uno studio degli esperti fatto sulla modellazione dei vari scenari. “Se si continua ad aprire a ritmo lento, ci sono più speranze”, spiega e conferma le parole di Masserey: “La situazione è fragile”. Per quanto riguarda le vaccinazioni Ackermann sottolinea: “Il ritmo delle vaccinazioni è fondamentale per evitare nuove ondate, attualmente la maggior parte della popolazione non è ancora stata vaccinata. Meno velocità per le aperture e più velocità per le vaccinazioni”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata