Svizzera
Sci, assembramenti e telelavoro, oggi si decide
Foto © CdT/Gabriele Putzu
Foto © CdT/Gabriele Putzu
Marco Jäggli
3 anni fa
Tre le ipotesi sul tavolo del Consiglio federale per cercare di ridurre i contagi in vista delle feste. Scopriamo le possibili decisioni di questo pomeriggio in materia di coronavirus

Questo pomeriggio il Consiglio federale tornerà a informare la popolazione sulle decisioni prese in materia di coronavirus, dopo la riunione di questa mattina. L’incontro con la stampa riguarderà probabilmente tre soggetti: gli impianti sciistici, il telelavoro e la cosiddetta “regola delle due famiglie”, che verrebbe vista come un modo per limitare l’estensione del contagio. Estensione che, come ha comunicato ieri Berset in una conferenza stampa da Basilea-Campagna, “Non va bene” e si allontana decisamente dagli obbiettivi di 1’000 casi al giorno entro Natale. Vediamo i soggetti nel dettaglio:

Impianti sciistici
Tiene banco ormai da settimane la questione relativa agli impianti sciistici. Tra immagini di cabinovie stipate e pressioni dall’estero, Alain Berset starebbe pensando di introdurre ulteriori limitazioni per il settore degli impianti di risalite. Tra le misure pronosticate dalla stampa svizzero tedesca, si parla sia della necessità della necessità di un permesso cantonale a esercitare, basato sull’iimplementazione di piani di sicurezza, oltre alla possibilità di una limitazione del numero di ospiti all’80% dell’affluenza media o limiti precisi per cabinovie e funivie. Queste idee però non piacciono né al settore né alla maggioranza del Consiglio nazionale, che ieri ha firmato un appello affinché non vengano implementate.

La regola delle due famiglie
La proposta era emersa a inizio settimana da un documento dell’UFSP: l’idea è di mantenere a 10 il numero massimo per gli assembramenti, ma questi “dovrebbero essere limitati a persone provenienti da un massimo di due famiglie”. L’idea, che nasce dagli studi che parlano di una maggior possibilità di contagio nella sfera privata. mira a ridurre il rischio limitando l’esposizione ad ambienti sociali diversi e si applicherebbe anche a bar e ristoranti, feste di natale e cene aziendali. La proposta non piace a tutti e, secondo parte della stampa d’Oltralpe, la sua implementazione è improbabile in quanto sarebbe troppo restrittiva e difficile da applicare.

Potenziare il telelavoro
Nello stesso documento dell’’UFSP si suggerisce ai Cantoni di ridurre ulteriormente il numero dei contatti tra cittadini in vista delle feste, regolamentando in maniera più rigorosa l’home office. Sembra difficile che questo diverrà un vero e proprio obbligo, ma potrebbe diventare una serie di raccomandazioni e direttive su come implementarlo.

L’orario della conferenza stampa non è ancora noto, ma potrete seguirla con noi questo pomeriggio su Ticinonews.

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