
Un giovane di 19 anni è stato incarcerato in seguito alle rivolte di inizio settimana a Losanna. Riconosciuto grazie alle immagini video, era presente durante le due notti di violenza, dove ha appiccato diversi incendi a dei cassonetti e lanciato dei petardi. Il 19enne, originario della Serbia e domiciliato nella regione di Losanna, ha ammesso i fatti, secondo quanto riferito oggi in una nota dalla polizia losannese. È stato posto in detenzione preventiva. Si tratta della prima persona incarcerata a seguito dei disordini. Allo stato attuale, è accusato in particolare di sommossa, violenza o minacce contro le autorità e i funzionari pubblici, danneggiamento e violazione della legge federale sugli esplosivi. Le indagini proseguono e presto ci saranno altri fermi, ha precisato la polizia.
Due notti di disordini
Gli scontri erano avvenuti domenica e lunedì sera nel quartiere di Prélaz, in seguito alla morte di un 17enne, deceduto mentre era in sella al suo scooter e fuggiva dalla polizia. Tra le 150 e le 200 persone, alcune delle quali incappucciate, avevano partecipato a questi atti di violenza. I rivoltosi avevano dato fuoco a bidoni della spazzatura e container, ma avevano anche distrutto un autobus dei trasporti pubblici losannesi. C'erano stati scontri con la polizia che, di fronte al lancio di pietre, barriere da cantiere, mortaretti e altri ordigni pirotecnici, aveva risposto in particolare con granate lacrimogene e proiettili di gomma. Non erano stati segnalati feriti. Al termine della seconda notte di violenze, la polizia ha dichiarato di aver proceduto a sette fermi.
La condanna delle autorità
Dopo le due notti di disordini, il municipale losannese responsabile della sicurezza, Pierre-Antoine Hildbrand, ha annunciato un rafforzamento della presenza preventiva della polizia per cercare di evitare che le violenze si ripetano. Ha anche condannato con estrema fermezza le rivolte.
Marcia silenziosa domani
Intanto, domani a Losanna è in programma una marcia silenziosa in omaggio al giovane morto mentre era in sella al suo scooter. Secondo i primi elementi dell'indagine, rivelati martedì dal Ministero pubblico, il 17enne avrebbe perso il controllo del veicolo. La pattuglia della polizia lo seguiva a "distanza significativa" e non c'è stato alcun contatto tra l'auto della polizia e lo scooter al momento dell'incidente, ha indicato la procura.