
"Polizia e autorità lanciano un appello alla calma". Sì, perché a Losanna la situazione è esplosiva. Sono scene a cui le città svizzere non sono abituate: per la seconda notte di fila, il quartiere Prélaz della capitale vodese è diventato scenario di scontri tra manifestanti e polizia. L'invito delle autorità viene espresso in un comunicato della Polizia cantonale vodese, che fa il punto su quanto capitato nella notte appena trascorsa. "Lunedì 25 agosto, poco prima delle 22.00, tra le 150 e le 200 persone (alcune delle quali indossavano un passamontagna) hanno eretto delle barricate sulla carreggiata nel quartiere di Prélaz, a Losanna. Come la sera precedente, hanno dato fuoco a queste barricate improvvisate, così come a diversi bidoni e container della spazzatura".
Violenze
Nel lungo e dettagliato comunicato, la polizia vodese riferisce che "le prime pattuglie arrivate sul posto sono state bersagliate con lanci di sassi, barriere da cantiere, mortai, molotov e ordigni pirotecnici. (...) Nuovamente confrontati con l’aggressività dei rivoltosi, meglio preparati e altrettanto determinati rispetto alla sera precedente, gli agenti sono stati costretti a fare uso di mezzi coercitivi, ovvero quattro colpi con proiettili di gomma e 54 lanci di granate lacrimogene. È stato inoltre impiegato il veicolo autobotte della Polizia cantonale, con lo scopo di spruzzare acqua e disperdere i manifestanti". Episodi di violenza urbana sono stati segnalati anche nel quartiere Boveresses/Praz-Séchaud, dove "alcuni giovani hanno dato fuoco a dei container e danneggiato gravemente un autobus dei trasporti pubblici". In totale, sette persone sono state fermate.
140 agenti
La polizia vodese afferma che nessun agente è rimasto ferito e di non essere a conoscenza di eventuali feriti tra i manifestanti. Ieri notte sono stati impiegati 140 agenti tra Polizia cantonale e municipale.
Polizia nel mirino
I disordini erano scoppiati nella notte tra domenica e lunedì dopo la morte di un 17enne, protagonista di un incidente stradale avvenuto mentre fuggiva dalla polizia. A gettare ulteriore benzina sul fuoco l'emersione di notizie, nella giornata di ieri, relative a episodi di razzismo nella polizia o a interventi che hanno coinvolto persone di colore. In mattinata, in particolare, si è appreso che un nuovo rapporto rimetteva in discussione la legittima difesa degli agenti nel caso Nzoy, l’uomo deceduto alla stazione di Morges nel 2021 dopo essere stato colpito da spari della polizia. Nel primo pomeriggio, inoltre, le autorità losannesi hanno rivelato una serie di scambi a contenuto razzista, sessista, antisemita o discriminatorio condivisi da poliziotti in gruppi Whatsapp. Testimonianze raccolte ieri sera tra i manifestanti dal Blick romando confermano che le novità pubblicate ieri hanno contribuito a riaccendere le tensioni.