
Per l'Unione sindacale svizzera, con la revisione AVS2030 presentata oggi dal Consiglio federale l'innalzamento dell'età pensionabile è fuori discussione. Secondo l'USS, il Governo rinuncia a un'età di riferimento più elevata per andare in pensione - oggi 65 anni per tutti - a causa del "no" del popolo a un provvedimento simile del 2024. Per l'organizzazione sindacale, la proposta governativa significa che l'innalzamento generale dell'età pensionabile non è più un tema. L'esecutivo rispetta la volontà degli elettori, che nel marzo 2024 hanno bocciato l'iniziativa dei Giovani Liberali con il 75% dei voti, indica l'Unione sindacale svizzera (USS) in una nota odierna. Tuttavia, le misure unilaterali a favore dell'aumento dell'orario di lavoro sono deludenti, secondo l'USS. Mancano risposte a problemi specifici: ad esempio, non è stato previsto alcun aumento delle rendite per le persone a basso reddito. Questo nonostante un anno fa i datori di lavoro e tutti i partiti borghesi fossero favorevoli.
Critiche a abolizione età massima 70 anni
Anche l'associazione dei lavoratori Travailsuisse condivide l'opinione del Governo secondo cui un innalzamento dell'età pensionabile non è accettabile per la maggioranza. In linea di principio, accoglie con favore i chiarimenti per la prossima riforma dell'AVS, ma non riesce a capire perché non siano state incluse nuove forme di finanziamento, come la tassa sulle transazioni finanziarie, quella sulle successioni o quella su una parte degli utili della Banca nazionale. Travailsuisse si dichiara inoltre scettica sul mantenimento dell'occupazione in età avanzata, in particolare sull'abolizione dell'età massima di 70 anni. L'associazione critica anche il freno al pensionamento anticipato, citando lo sforzo fisico di alcune professioni.