
Il Parlamento cantonale di Lucerna si mobilita contro Jonas Lauwiner, il trentenne bernese che si è autoproclamato “Re della Svizzera”. Il motivo? Il suo controverso business: acquistare terreni senza proprietario in tutta la Confederazione per poi rivenderne o affittarne l’uso a caro prezzo. Come riportato dal Blick, Lauwiner ha già accumulato circa 150 particelle, tra cui un sentiero nel comune lucernese di Geuensee. In quest’ultimo caso, ha chiesto fino a 150'000 franchi ai residenti per concedere loro il diritto di passaggio. Una pratica che ha suscitato indignazione trasversale nel mondo politico.
Proposte di legge e possibili espropri
Il deputato socialista Josef Schuler ha presentato un’interpellanza al governo lucernese, sostenuta da rappresentanti di quasi tutti i partiti. Schuler denuncia il comportamento di Lauwiner come un esempio di “arroganza e mania di protagonismo” e chiede di sapere quanti terreni senza proprietario ci siano ancora nel cantone. Inoltre propone che, in futuro, tali terreni passino automaticamente ai Comuni o alla collettività, oppure che si informino in anticipo i residenti per dar loro la possibilità di acquistarli. Le sue proposte trovano consenso anche al centro e a destra: Michael Kurmann (Centro) definisce il comportamento di Lauwiner “scorretto”, mentre Thomas Gfeller (UDC) auspica un cambiamento legislativo. Il liberale Thomas Meier ipotizza persino l’esproprio: "Chi vuole intitolarsi le strade merita di finire sul giornale del carnevale", ha commentato ironicamente.
Un fronte politico ampio contro la speculazione
Anche i Verdi appoggiano l’iniziativa, pur con riserve. Samuel Zbinden si dice contrario a dare visibilità a un “personaggio in cerca di attenzione”, ma ha firmato comunque l’interpellanza: "Le domande sono legittime e il Cantone deve dotarsi di strumenti legali per evitare che situazioni simili si ripetano". Intanto Schuler intende presentare un postulato nella prossima sessione del Gran Consiglio per rafforzare le sue richieste, dopo aver verificato la loro fattibilità giuridica. L’obiettivo comune: impedire che i terreni privi di proprietario diventino terreno fertile per la speculazione privata.