Svizzera
Iniziativa Udc 10 milioni, la Commissione del Nazionale vuole prendersi del tempo
©Gabriele Putzu
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Ats
8 ore fa
La Commissione delle istituzioni politiche del Nazionale , dopo aver sentito una rappresentanza del comitato promotore, ha rinviato alla prossima seduta il voto sull'iniziativa democentrista. Il motivo? Vuole sentire sentire anche altre cerchie, prima di avviare l'esame materiale dell'iniziativa.

Ancora fumata nera sull'iniziativa UDC "No a una Svizzera da 10 milioni!" dalla Commissione delle istituzioni politiche del Nazionale (CIP-N): quest'ultima, per 13 voti a 12, ha rinviato il voto sulla proposta per sentire anche altre cerchie durante la prossima seduta, prima di avviare l'esame materiale del testo. L'iniziativa democentrista esige che la popolazione residente permanente in Svizzera non superi i dieci milioni di abitanti prima del 2050. Il Consiglio federale, che ha già approvato il messaggio alle Camere, chiede di respingerla poiché una sua eventuale accettazione condurrebbe alla disdetta degli accordi bilaterali con Bruxelles. Durante quest'ultima seduta, la CIP-N ha assistito a una presentazione del messaggio e sentito una rappresentanza del comitato promotore, rinviando il voto su una raccomandazione di voto.

"È essenziale agire rapidamente"

In una nota congiunta, assai inusuale, Verdi liberali, PLR, Verdi e PS, criticano questa decisione e, in particolare, l'ostruzionismo del Centro. Per questi partiti è incomprensibile che il Centro continui a voler discutere di un controprogetto diretto che ritarda inutilmente una decisione necessaria. Ciò non fa che prorogare ulteriormente il voto sull'iniziativa UDC. Invece di discutere di un controprogetto diretto dai vaghi contenuti, bisogna prendere adesso una decisione chiara, si legge nel comunicato. In un contesto mondiale sempre più instabile, è essenziale agire rapidamente sul piano politico, prosegue la nota. Vogliamo relazioni stabili con l'Ue oppure lanciarci in un esperimento rischioso quale sarebbe una disdetta degli accordi bilaterali, si chiedono i partiti firmatari del comunicato.