Professioni
Il mestiere del liutaio, dalla scelta dell'albero alla verniciatura
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
4 mesi fa
Dalla ricerca dell’albero alla verniciatura. La strada per costruire uno strumento musicale ad arco è lunga e richiede un’estrema precisione. Eppure, dal 2025, per i maestri liutai non ci sarà più l’esame federale superiore. Sono stati solo 12, infatti, gli allievi formati negli ultimi 40 anni.

Per i maestri liutai non ci sarà più l’esame federale superiore a partire dal 2025, nonostante costruire uno strumento ad arco richieda impegno e precisione. Ma nel dettaglio di cosa si occupa un liutaio? Ne abbiamo parlato con Christian Guidetti, maestro liutaio: "Costruisco strumenti ad arco, ovvero violino, violoncello, viola e contrabbasso. Per diletto, mi dedico anche a strumenti antichi, come ghironde, vielle e viole da gamba. Dalla scelta dell’albero in foresta, all’ultima verniciatura dello strumento, insomma”, afferma Guidetti.

Le scuole di liutai non spariscono

Si parte dunque da lontano per costruire uno di questi strumenti: dopo aver trovato il legno giusto, i maestri liutai devono scegliere il modello che vogliono usare per dare forma al loro violoncello o al loro contrabbasso. E la strada poi è ancora lunga. Questi professionisti, però, come annunciato dalle autorità di Berna, non verranno più formati. Una decisione presa di concerto con l’associazione di categoria, co-presieduta proprio da Christian Guidetti: “Viene cancellato l’esame federale superiore, perché era un po’ desueto. Bisogna attualizzarlo a quelli che sono i tempi di adesso. L’apprendistato, l’esame e il diploma di liuteria ci sono ancora. Si può andare in una bottega o nelle scuole internazionali che sia a Cremona, New York o Brienz. Quello che stiamo cercando insieme alla SEFRI è di riattualizzare l’esame superiore di maestro liutaio”, dichiara il maestro liutaio.

"La musica fa parte dell'essere umano"

Negli ultimi 40 anni sono stati formati solo 12 maestri liutai: “È un pezzo di carta”, sostiene Guidetti, “chi lavora da 15 o 20 anni in una bottega non ha bisogno di alcun diploma. È probabilmente questo il motivo per cui è andato perdendosi”. Per arrivare alla verniciatura possono volerci fino a 400 ore, e anche i restauri possono richiedere anni. Tempistiche, forse, non più in linea con i giorni nostri: “Musicisti e professionisti di musica classica e non solo ce ne sono sempre. Per fortuna la musica fa parte dell’essere umano. Questo è quello che ci fa ancora lavorare”, conclude il maestro liutaio Christian Guidetti

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