Canton Zurigo
Il Gran Consiglio vuole posticipare l'insegnamento del francese
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Ats
3 giorni fa
Dovrebbe iniziare soltanto alle medie. Il testo, approvato con 108 voti contro 64, chiede al Governo cantonale di adeguare le pertinenti leggi entro due anni.

Gli alunni zurighesi non dovrebbero più iniziare a imparare il francese già alle elementari, ma solamente più tardi. Il Gran consiglio ha approvato una mozione in questo senso di Centro, EVP, UDC e PVL. La responsabile dell'istruzione lancia però l'allarme. Il testo, approvato con 108 voti contro 64, chiede al Governo cantonale di adeguare le pertinenti leggi entro due anni. L'insegnamento della lingua di Molière dovrebbe iniziare solo alle medie (Livello secondario I).

Steiner: "Un passo indietro"

La responsabile dell'istruzione Silvia Steiner (Mitte) è poco soddisfatta di questa evoluzione. In primo luogo, il Cantone ha investito molto per il francese, anche su input del Parlamento. "Con questa mozione si fa un passo indietro", ha detto. Il testo ha poi un'importanza che va oltre il livello cantonale. "Il francese non è una lingua straniera, ma un idioma del nostro Paese", ha proseguito. Quale Cantone più grande della Svizzera tedesca, Zurigo "è un osservato speciale", ha messo in evidenza la consigliera di Stato. La responsabile ha comunque ammesso che esiste un margine di miglioramento, con le aspettative che non sono state pienamente soddisfatte. Questo non è tuttavia un motivo per arrendersi: "Se non riuscite a camminare bene, non smettete semplicemente di farlo", ha affermato utilizzando una metafora.

La posizione dei deputati

I granconsiglieri non ci hanno però voluto sentire. "L'inizio precoce di una seconda lingua nazionale non ha raggiunto gli obiettivi sperati", ha detto ad esempio Kathrin Wydler (Centro). Il programma è inoltre già sovraccarico, con i bambini che non riescono più ad apprendere le necessarie competenze di base. Serve insomma uno snellimento mirato. Iniziare più tardi con il francese porterebbe, sempre secondo Wydler, a risultati migliori per gli alunni, che non andrebbero incontro a carichi di lavoro eccessivi. Nessuno dei presenti ha messo in discussione l'importanza e la bellezza della lingua francese, e diversi oratori si sono proprio espressi - almeno in parte - in tale idioma.

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