Lo scorso anno la grande parte degli episodi di discriminazione razziale sono avvenuti nello spazio pubblico o sul posto di lavoro. Le forme più segnalate sono le ingiurie e la disparità di trattamento. Si tratta per lo più di xenofobia, razzismo nei confronti dei neri e ostilità nei confronti dei musulmani. Secondo il rapporto diffuso oggi dalla Confederazione, sono aumentati i casi riconducibili all’estremismo di destra (36 casi).

I casi segnalati sono stati 62 nello spazio pubblico e 50 sul posto di lavoro. Altre situazioni in cui vi sono state frequenti denunce è il vicinato, la formazione e i rapporti con funzionari pubblici. Ben 145 denunce riguardano la xenofobia, 132 il razzismo contro i neri. L’ostilità nei confronti dei musulmani invece è stata segnalata 55 volte. Anche il profiling razziale è un tema ricorrente, spiega la Confederazione.Il rapporto 2019 analizza 352 casi di discriminazione razziale censiti dai 22 consultori della Rete di consulenza per le vittime del razzismo attivi nelle diverse regioni del Paese. “Il rapporto non pretende di rilevare e analizzare tutti gli episodi di discriminazione razziale avvenuti in Svizzera, ma offre piuttosto una panoramica delle esperienze vissute dalle vittime di razzismo”, si legge nel comunicato stampa.

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