
A due mesi dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, sono oltre 40mila i rifugiati che si sono registrati in Svizzera. Se finora la ripartizione delle persone in fuga tra i Cantoni è avvenuta in maniera abbastanza libera, da oggi vale un regime più severo. Le persone non possono più infatti scegliere in quale Cantone andare, ma vengono distribuite in base a una chiave di riparto che dipende dalla popolazione residente del Cantone. È quanto riferiscono i quotidiani di Tamedia, che hanno analizzato le cifre fornite da 21 Cantoni fino al 21 aprile (escluso però il Ticino, insieme a Friburgo, Giura, Svitto e Vaud), dalle quali emerge una ripartizione disomogenea tra le diverse regioni. Una problematica che già il presidente del Consiglio di Stato ticinese Manuele Bertoli aveva sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione del piano di scolarizzazione per i bambini ucraini in Ticino, nella quale è emerso che il Cantone accoglie quasi il doppio di persone rispetto alla propria quota parte cantonale. Per questo motivo il Consiglio di Stato ha scritto alla Segreteria di Stato della Migrazione (SEM) chiedendo di ripartire in maniera più uniforme gli arrivi nei Cantoni.
I cantoni che accolgono di più e quelli che accolgono di meno
Stando ai dati forniti venerdì dalle autorità ticinesi, emerge che il Ticino è uno dei Cantoni che accoglie di più: sono oltre 2’400 rifugiati attribuiti al nostro Cantone. In base alle chiave di riparto (4%) il Ticino, che conta oltre 350mila abitanti, dovrebbe accogliere poco più di 1’600 persone. Siamo dunque oltre la soglia prevista. La stessa situazione si verifica in altre località. In base alle ricerche dei quotidiani Tamedia il “limite di accoglienza” è stato raggiunto nelle città come Basilea e Zurigo, e nei Cantoni di Berna e Appenzello Esterno. In quest’ultimo Cantone, che conta 54mila abitanti, fino a venerdì scorso sono stati accolti 446 profughi, praticamente il doppio di quanti ne avrebbe dovuto accogliere secondo la chiave di riparto. Il motivo è legato, da una parte, alla solidarietà mostrata dalla popolazione. Dall’altro al fatto che la SEM ha preso tempo per capire quale Cantone accogliesse quanti profughi. Altri Cantoni, invece, sono al di sotto del loro obiettivo, come Argovia, Ginevra e San Gallo.
La distribuzione per regione
Per distribuire i rifugiati la SEM ha suddiviso la Svizzera in sei regioni (Berna, Zurigo, Svizzera occidentale, Svizzera nordoccidentale, Svizzera orientale e Ticino/Svizzera centrale). Secondo la chiave di riparto, che dipende dalla popolazione, la Svizzera occidentale (Romandia) dovrebbe accogliere il doppio dei profughi di Berna. Ma dalle cifre della SEM si evince che ciò non è avvenuto in questa prima fase di arrivo. Berna ha accolto la maggior parte delle persone dall’Ucraina, ovvero 7’458 rifugiati (pari al 19% al posto di 12%). La Svizzera occidentale, invece, ne ha accolti il 17% (6’403 rifugiati) quando secondo la chiave di riparto dovrebbe accoglierne il 26%. Con circa il 16,7 % (6’482 rifugiati), anche la regione di Zurigo è al di sotto dell’obiettivo del 17,4 %. La regione del Ticino e la Svizzera centrale (Lucerna, Nidvaldo, Obvaldo, Svitto, Uri, Zugo) sono leggermente oltre alla soglia stabilita: con 6’496 rifugiati hanno raggiunto il 16,7% rispetto al 13,8% previsto. Analizzando il caso di Berna, i quotidiani Tamedia rimarcano infine che le cifre fornite dalla SEM e dai Cantoni divergono. Berna ha accolto su richiesta 5’502 profughi, la SEM presume siano 7’458.
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