
Ripristinato il sistema di voto elettronico andato in tilt ieri pomeriggio, il Consiglio nazionale ha potuto concludere stamane l'esame del programma di legislatura 2023-2027, apportando diversi cambiamenti al progetto governativo. La palla passa ora agli Stati. Fra le decisioni di spicco adottate dalla Camera del popolo figura la richiesta inoltrata all'esecutivo di presentare un progetto entro i prossimi quattro anni per tassare le transazioni finanziarie al fine di sostenere l'AVS. Il Nazionale vuole anche una strategia per l'Ucraina e in materia di efficienza energetica, nonché mezzi sufficienti per l'esercito e la protezione civile. Il programma di legislatura è suddiviso in quattro indirizzi politici generali (benessere e digitalizzazione, coesione nazionale e capacità di resistenza alle crisi, pace e sicurezza, clima e risorse naturali), suddivisi in 23 obiettivi e 112 misure. Sebbene tutti si siano detti d'accordo sugli orientamenti strategici del governo e buona parte dei provvedimenti proposti, l'esame di questo documento è stata l'occasione per introdurvi temi specifici cari ai diversi gruppi parlamentari, in linea con la rispettiva impostazione ideologica.
Protezione dell'ambiente
Pur lodando l'accresciuta importanza attribuita alla protezione dell'ambiente e alla lotta al cambiamento climatico, socialisti e Verdi hanno tuttavia sostenuto che la Svizzera può fare di più in questi settori, come indica anche la recentissima sentenza del Corte europea dei diritti umani. La sinistra si è battuta anche per un'estensione della protezione sociale, riformando se necessario il freno all'indebitamento (una proposta simile è stata però bocciata dal plenum), strumento considerato dalla sinistra una "vacca sacra" intoccabile. Sempre riguardo la protezione dell'ambiente e della biodiversità, il plenum vuole che il Consiglio federale s'impegni per una politica ambientale efficace, in particolare per quanto riguarda la sicurezza dell'approvvigionamento energetico. Il governo dovrà inoltre porre in consultazione la revisione della legge sul CO2 per il periodo post-2030 e prevedere un piano d'azione per la Strategia Biodiversità che contempli anche un esame dei sussidi dannosi per la sulla biodiversità. No invece del plenum alla proposta del campo rosso-verde di istituire un fondo per il clima destinato a finanziare la riduzione delle emissioni a effetto serra. Parimenti respinta la richiesta di un piano d'azione in vista della realizzazione degli obiettivi perseguita dall'iniziativa delle Alpi. Poca fortuna anche per l'UDC che voleva obbligare il governo ad adottare un messaggio sull'iniziativa popolare "Stop al blackout" con cui si vuole aggirare l'attuale divieto di costruire nuove centrali atomiche.
In campo borghese
Anche il campo borghese ha sposato gli orientamenti del governo ma, come spiegato in aula dalla presidente della Confederazione, Viola Amherd, occorre tenere conto della situazione finanziaria difficile dovuta alle uscite per la socialità (leggi tredicesima AVS), per l'esercito o per la protezione dei profughi (ucraini). Vi è insomma già parecchia "carne al fuoco", e non tutti i desideri possono essere soddisfatti, come hanno dovuto sperimentare soprattutto UDC e Verdi/PS che si sono visti respingere molti emendamenti.
Benessere e digitalizzazione
Per quanto attiene a benessere e digitalizzazione, per 97 voti a 87 il plenum ha accolto una proposta della sua commissione che chiede all'esecutivo un messaggio volto ad introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie. Questa idea non è nuova poiché già avanzata dal consigliere agli Stati Beat Rieder (Centro/VS) con un atto parlamentare. Dopo il voto favorevole alla tredicesima AVS, il governo ha proposto alcune varianti per il finanziamento del I° pilastro che prevedono un aumento dell'Iva o dei contributi prelevati sui salari, o una combinazione di entrambe queste proposte. Il Nazionale si è detto anche favorevole a una rapida conclusione dei negoziati con l'Ue. Spazzate via le proposte dell'UDC di intralciare questo cammino. L'esecutivo dovrà però tenere conto degli interessi interni, ad esempio tra le parti sociali, ma anche tra le regioni e i vari gruppi di popolazione. Il Consiglio nazionale ha chiesto al Consiglio federale di elaborare un messaggio sulla regolamentazione dell'intelligenza artificiale. Qui non bisogna tergiversare, giacché il settore è in rapidissima evoluzione. Sempre nel corso della discussione, la destra è riuscita per 124 voti a 60 a fare accettare una proposta che invita il governo ad accelerare le procedure per la costruzione di edifici al fine di contrastare l'aumento delle pigioni. Il plenum ha però respinto (151-25) una proposta dei Verdi che mirava a stralciare dal programma di legislatura un futuro accordo di libero scambio con gli Stati del Mercosur.
Protezione sociale
Circa la coesione sociale, il Consiglio federale dovrà adottare provvedimenti per affrontare la carenza di manodopera, nonché sviluppare ulteriormente l'assistenza extrafamigliare all'infanzia e adottate strategie per la formazione continua, la formazione professionale e la formazione di recupero. Diverse proposte di PS e Verdi in materia di uguaglianza, congedo parentale, lotta alle disuguaglianze retributive e al lavoro non retribuito sono state respinte. La Camera del Popolo chiede però miglioramenti circa la previdenza per gli anziani e le assicurazioni sociali. In particolare spicca la fine delle discriminazioni nei confronti delle coppie sposate in materia di pensioni e l'obbligatorietà circa l'assicurazione d'indennità giornaliera in caso di malattia. Il sistema di protezione sociale deve essere adattato anche alle diverse realtà professionali degli operatori culturali. Sempre per quanto attiene alla cultura, il governo dovrà definire le condizioni quadro per la prossima esposizione nazionale a partire dal 2030. Nel settore dei media è stata richiesta una revisione della concessione rilasciata alla SSR nonostante le incertezze che ancora sussistono a causa dell'iniziativa "200 franchi bastano", testo che dovrebbe essere sottoposto a votazione nel 2026.
Sicurezza e pace
In merito a sicurezza e pace, il piano di legislatura prevede di accrescere le competenze in materia di gestione delle crisi. Il plenum, contro il parere della sinistra, ha stabilito che l'esercito e la protezione civile devono vedersi garantiti i mezzi necessari: non dovranno verificarsi problemi di effettivi. Nel contesto della guerra in Ucraina il Nazionale propone di adottare una decisione sullo statuto di protezione S e sulla prosecuzione parallela delle misure di integrazione nonché di adottare una strategia sull'Ucraina, anche per quanto riguarda la ricostruzione. I tentativi dell'UDC di stralciare o modificare questi obiettivi sono falliti. Nell'ambito della politica migratoria, la camera del popolo ha sostenuto la conclusione di ulteriori accordi in materia di migrazione, inclusi accordi di riammissione con Paesi da cui provengono i richiedenti asilo che soggiornano in Svizzera. Il plenum non ha invece voluto saperne di una proposta del campo rosso-verde che chiedeva un piano d'azione per i richiedenti asilo minorenni affinché beneficino di una presa a carico consona ai loro bisogni durante la procedura d'esame delle loro domande di protezione.