Diritti umani
La CEDU dà ragione alle "Anziane per il Clima": condannata la Svizzera
© Facebook/@KlimaSeniorinnen
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Keystone-ats
un mese fa
I giudici di Strasburgo hanno accolto il ricorso dell'associazione, denunciando la Svizzera per violazione dei diritti umani in ambito ambientale.

La Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) ha condannato la Svizzera per violazione dei diritti umani in ambito ambientale. Ha dato così ragione all'associazione "Anziane per il Clima" che aveva presentato un ricorso denunciando quella che considera l'inazione della Confederazione di fronte ai cambiamenti climatici. Giova ricordare che tale associazione aveva presentato un esposto contro la Confederazione per la mancata adozione di misure contro il riscaldamento globale, i cui effetti colpirebbero in particolare le donne più in là con gli anni. 

Una prima assoluta

È la prima volta che la Cedu, che applica la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, condanna uno Stato per mancanza di iniziative contro il cambiamento del clima, legando la tutela dei diritti umani al rispetto degli obblighi ambientali. La Cedu ha condannato la Svizzera per aver violato segnatamente l'articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, ovvero il diritto al rispetto della vita privata e familiare, in quanto non ha preso sufficienti misure per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Il TF aveva respinto il ricorso

Nel maggio 2020, il Tribunale federale aveva respinto il ricorso presentato dalle "Anziane per il clima". In particolare, aveva stabilito che le donne anziane non sono più colpite dalle conseguenze del cambiamento climatico rispetto ad altri gruppi di popolazione. Secondo i giudici losannesi, il diritto fondamentale alla vita e al rispetto della vita privata delle ricorrenti non è stato sufficientemente leso per poter invocare la legge federale sulla procedura amministrativa. Stando a questa normativa, chiunque possa rivendicare un diritto meritevole di tutela può chiedere alle autorità competenti di porre fine a qualsiasi azione contraria al diritto.

Respinti gli altri due ricorsi

Strasburgo ha per contro respinto il ricorso, giudicandolo irricevibile, inoltrato dall'ex sindaco ecologista di Grande-Synthe (Nord della Francia), Damien Carême, che chiedeva di condannare il governo francese per inazione climatica. E contemporaneamente la Cedu è arrivata alla stessa conclusione per il caso dei giovani portoghesi contro il loro Stato e altri 31 paesi, tra cui l'Italia. Per quanto riguarda il caso francese, Carême non è stato riconosciuto come vittima, ha dichiarato la presidente della Cedu, Siofra O'Leary, che ha invece condannato la Confederazione per lo stesso motivo.