
Il trionfo del centrodestra alle elezioni italiane si è replicato anche fra gli italiani in Svizzera. Dei quasi 140'000 cittadini italiani nella Confederazione che hanno partecipato al voto (il 27,9% degli aventi diritto), il 36,8% delle schede per il Senato e il 36,7% di quelle per la Camera sono andati al trio Meloni-Salvini-Berlusconi. Il secondo classificato, ovvero il centrosinistra guidato da Enrico Letta, si è fermato al 36,4% al Senato e al 30,0% alla Camera.
Non era mai successo
Il dato è significativo perché per la prima volta dalle elezioni del 2006, le prime all'interno delle quali i cittadini italiani all'estero hanno potuto votare direttamente nel Paese di residenza senza dovere tornare nel Comune italiano d'origine, gli italiani in Svizzera hanno votato in maggioranza una coalizione di centrodestra. Sino a oggi, la maggioranza delle preferenze era andata al Pd o alle forze politiche che l'hanno preceduto: nel 2006, infatti, "L'Unione" di Romano Prodi generava al Senato ben il 55,3% dei consensi e il 55,7% alla Camera dei deputati. Forza Italia di Berlusconi, prima forza di centrodestra, si fermava quell'anno al 22,2% al Senato e al 21,7% alla Camera.
Il declino del centrosinistra
Nelle elezioni successive (2008, 2013 e 2018), la quota di consensi che il Partito democratico ha raccolto in Svizzera è stata in costante calo, pur rimanendo sempre partito di maggioranza relativa. Nel 2018, il Pd raccoglieva ancora il 33,8% dei voti degli italiani in Svizzera al Senato e il 33,4% alla Camera. In quella tornata elettorale, la coalizione di centrodestra, allora già composta da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, si fermava alla seconda posizione con il 29,8% al Senato e il 29,7% alla Camera. In queste ultime elezioni, quindi, il Pd in Svizzera ha visto una crescita dei consensi al Senato, ma non alla Camera dei deputati. Per entrambe le camere, tuttavia, a risultare predominante è comunque il centrodestra.