Svizzera
Dramma di Montreux, fuori pericolo il 15enne
Immagine Shutterstock
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Redazione
2 anni fa
Il giovane ha riportato diverse fratture ed è tuttora ricoverato in ospedale e al momento non ricorda nulla del giorno della tragedia e non è in grado di fornire informazioni agli inquirenti.

È fuori pericolo il 15enne sopravvissuto al suicidio collettivo di una famiglia, il 24 marzo a Montreux. Ha riportato diverse fratture ed è tuttora ricoverato in ospedale. Al momento non ricorda nulla del giorno della tragedia e non è in grado di fornire informazioni agli inquirenti. Il 15enne, lo ricordiamo, è l’unico sopravvissuto del dramma famigliare, che è costato la vita a suoi quattro famigliari lanciatisi da un balcone a più di 20 metri di altezza nel centro di Montreux. L’adolescente aveva riportato diverse fratture ed era in stato di coma.

Giovane sotto tutela
Il ragazzo è stato interrogato dagli investigatori per conto del tribunale dei minori in qualità di persona informata dei fatti, ha annunciato la polizia cantonale vodese in un comunicato. È stato posto sotto tutela. Dopo due mesi di indagini, le autorità continuano a privilegiare l’ipotesi del suicidio collettivo, escludendo qualsiasi intervento da parte di terzi. Non sono state trovate prove che invalidino le ipotesi formulate alla fine di marzo, precisa il comunicato.

Ipotesi del suicidio
Gli esami effettuati dai medici legali sui corpi non hanno evidenziato tracce di violenza e le analisi forensi, compresa quella del DNA, sono compatibili con la teoria del suicidio. Il rapporto forense completo non sarà disponibile prima di alcuni mesi. “Le indagini tecniche, tra cui l’analisi delle chiamate telefoniche e delle ricerche su Internet, non mostrano segni premonitori di un atto del genere, come confermato anche dal figlio”, ha precisato la polizia.

Le vittime
Le vittime, di nazionalità francese, sono un uomo di 40 anni, sua moglie di 41 anni, la sorella gemella della moglie e la figlia di otto anni della coppia. Le indagini lasciano supporre che si sono buttati dal balcone uno dopo l’altro nell’arco di cinque minuti. La famiglia viveva in una sorta di autarchia, ritirata dalla società, e sembrava temere l’interferenza dell’autorità nella propria vita privata. Dall’inizio della pandemia, la famiglia si era molto interessata alle teorie cospirazioniste e survivaliste. Aveva accumulato una scorta impressionante di alimentari, che occupavano la maggior parte delle stanze dell’appartamento.

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