
Il tempo stringe. La Svizzera ha tempo fino al 7 agosto per scongiurare un'imposizione doganale del 39% su tutte le esportazioni verso gli Stati Uniti. Nel pieno delle vacanze estive, il Consiglio federale si riunirà questa mattina alle 11.00 in una seduta straordinaria virtuale per elaborare una nuova strategia. Lo riportano diversi media d'Oltralpe. Già durante il weekend i telefoni sono stati bollenti, con i consiglieri federali che hanno utilizzato anche il sistema di chat sicuro del Governo per comunicare tra loro. L'obiettivo è trovare una risposta alla domanda cruciale: la Svizzera può e vuole offrire qualcosa di più alla delegazione americana? Secondo la Casa Bianca, alla base della misura ci sarebbe un deficit commerciale degli USA nei confronti della Svizzera di circa 40 miliardi di dollari.
Parmelin guida i negoziati
Il responsabile dei negoziati è il ministro dell’economia Guy Parmelin, che durante il fine settimana ha annunciato un’analisi approfondita: “Stiamo cercando di capire cosa non ha funzionato”, ha dichiarato sabato ai microfoni della radio romanda RTS. "Faremo tutto il possibile per dimostrare la nostra buona volontà e rielaborare la nostra offerta", ha sottolineato. Il suo dipartimento sta valutando quali concessioni abbiano funzionato per altri Paesi e quali insegnamenti la Svizzera possa trarne. Nel frattempo, il governo intende mantenere l’attuale squadra di negoziatori e fare affidamento sui contatti già stabiliti negli Stati Uniti. Secondo il Blick all’interno dell’amministrazione federale prevale la convinzione che la Svizzera abbia lavorato bene. Il problema principale sarebbe la posizione della Casa Bianca.
Le opzioni sul tavolo
La via scelta non sarà quella dello scontro diretto, ma di un’offerta mirata e realistica. Tra le opzioni sul tavolo, si valuta un possibile impegno in ambito energetico, sulla scia dell’accordo tra l’UE e Washington per l’acquisto di energia e armi americane. Il ministro dell’energia Albert Rösti non sembra voler ostacolare discussioni simili. Anche l'industria farmaceutica è sotto pressione: Trump ha inviato una lettera a Novartis chiedendo una riduzione dei prezzi dei medicinali entro 60 giorni. Intanto crescono le richieste di coinvolgere anche il settore sanitario elvetico in una proposta complessiva, mentre si ipotizza – per ora solo a livello parlamentare – di rimettere in discussione l’acquisto degli F-35. Il consigliere nazionale zurighese PLR Hans-Peter Portman ha chiesto di rivalutare l'acquisto dei caccia in una mozione presentata alla Commissione affari esteri del Consiglio nazionale. A suo dire i jet da combattimento sono tornati a essere una questione politica.
Riunione della Seco
Secondo quanto riportato dalla SonntagsZeitung anche la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) si riunisce questa mattina con rappresentanti dell'economia per discutere dei dazi USA. La direttrice Helene Budliger Artieda, che vanta ottimi contatti oltre Atlantico, è incaricata di coordinarsi anche sul fronte interno con l’economia svizzera.