
Il consigliere federale Beat Jans ha avuto ieri una conversazione telefonica con il ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt, il cui Paese - mercoledì - ha inasprito la sua politica migratoria. Il responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha invitato Berlino al rispetto della legge in vigore. Per Berna il respingimento sistematico dei richiedenti asilo è contrario al diritto vigente. Su X Jans ha definito il colloquio costruttivo e ha illustrato il punto di vista della Confederazione al suo omologo tedesco. Il basilese si è detto convinto che i Paesi europei potranno affrontare le sfide della migrazione solo insieme. Un incontro ministeriale dovrebbe aver luogo prossimamente.
Il colloquio precedente
Precedentemente, sempre nella giornata di ieri, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) aveva indicato a Keystone-ATS che se la Germania dovesse rifiutare l'ingresso a persone che hanno già attraversato il confine nazionale, ciò violerebbe almeno tre principi. Sarebbero interessati l'accordo Dublino, il Codice frontiere Schengen (CFS) e il diritto internazionale in relazione alla Convenzione sui diritti dell'uomo e il principio di non allontanamento. Le conseguenze sugli accordi bilaterali tra Svizzera e Germania non sono ancora chiare. I due Paesi si consulteranno a livello ministeriale per discutere le prossime mosse, indica il DFGP. Un colloquio telefonico c'è già stato tra il ministro dell'Interno austriaco Gerhard Karner e il suo omologo tedesco Alexander Dobrindt.
Il rammarico del DFGP
Il nuovo ministro dell'Interno tedesco vuole frenare l'immigrazione clandestina aumentando il numero di agenti di polizia alle frontiere terrestri della Germania e rendendo più severe le regole. Poche ore dopo il suo insediamento, l'esponente della CSU ha annunciato che in futuro anche i richiedenti asilo potranno essere respinti al confine. Il DFGP si è rammaricato sul social X del fatto che Dobrindt abbia preso queste misure senza prima passare per una consultazione. La Svizzera si aspetta che la circolazione transfrontaliera di persone e merci non subisca ostacoli. "I cittadini di entrambi i Paesi devono poter continuare ad attraversare liberamente il confine per recarsi al lavoro", è stato sottolineato.