Interpellanza
“Contributi di coesione ‘costanti’ all’Unione Europea?”
©Gabriele Putzu
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Redazione
un anno fa
Il parlamentare leghista Lorenzo Quadri vuole sapere con quale frequenza la Svizzera sarebbe pronta a “versare contributi miliardari all’Ue”.

Chi ha autorizzato la Segretaria di Stato Leu a dichiarare che la Svizzera sarebbe pronta a rendere costante il contributo di coesione all’Ue? È la domanda posta dal consigliere nazionale ticinese Lorenzo Quadri (Lega dei Ticinesi), in un’interpellanza inoltrata al Consiglio federale.

Quale contesto

Lo scorso 12 ottobre a Bruxelles, in occasione del quinto round di colloqui esplorativi con l’Ue, la Segretaria di Stato Livia Leu ha dichiarato che la Svizzera “è disposta a rendere costante” il contributo di coesione all’Ue, che ammonta a 1,3 miliardi di franchi. Finora, si legge nel testo dell’atto parlamentare, “ne sono stati decisi due”. Quadri ricorda che, quando l’accordo quadro istituzionale era oggetto di trattative, “i suoi sostenitori avevano negato che la sua sottoscrizione avrebbe comportato la trasformazione dei contributi di coesione all’Ue in versamenti ricorrenti”.

Le domande

Quadri chiede quindi al Consiglio federale con quale frequenza la Svizzera sarebbe pronta a “versare contributi miliardari all’Ue”, e se tali contributi verrebbero versati in cambio di una contropartita “o sarebbero, come ora, dei semplici regali?” Inoltre, tali contributi, “verrebbero versati anche nel caso in cui l’Ue continuasse a discriminare la Svizzera, come sta facendo ora?” Infine, Quadri vuole sapere se lo scandalo corruzione che ha investito il Parlamento europeo “imporrà al Governo delle riflessioni sui rapporti con l’Ue”, in particolare “in considerazione delle pretese di ‘ripresa dinamica’ (ossia automatica) delle leggi varate da detto parlamento?”

 

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