Dazi doganali
Carne americana in Svizzera? Il mercato elvetico mostra scarso interesse
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Keystone-ats
2 ore fa
La Svizzera apre a maggiori importazioni di carne USA in cambio di dazi ridotti, ma esperti e distributori stimano un impatto minimo sul mercato elvetico.

Per ottenere la riduzione dei dazi statunitensi sulla carne svizzera – dal 39% al 15% – la Confederazione ha dovuto concedere agli Stati Uniti nuovi contingenti d’importazione. L’accordo prevede l’entrata in Svizzera senza dazi di 500 tonnellate di carne bovina, 1'000 tonnellate di bisonte e 1'500 tonnellate di pollame americano. Nonostante le preoccupazioni legate agli standard di produzione oltreoceano, gli esperti ritengono però minimo il rischio di un’invasione del mercato elvetico da prodotti contenenti ormoni, antibiotici o pollo trattato al cloro, pratica quest’ultima vietata in Svizzera.

La normativa elvetica

La normativa svizzera permette l’importazione di carne agli ormoni purché chiaramente indicata in etichetta, mentre il pollo decontaminato al cloro resta proibito. Tuttavia, la direttrice della Seco, Helene Budliger Artieda, ha lasciato intendere che un eventuale allentamento del divieto potrebbe essere oggetto di discussione in futuro. Le associazioni dei consumatori chiedono massima trasparenza: la FPC pretende una chiara etichettatura nei negozi e nei ristoranti, mentre la FRC sottolinea che, nella ristorazione, tali indicazioni sono spesso assenti e difficili da applicare.

Agricoltura

Sul fronte agricolo, le posizioni sono molto critiche. L’associazione Uniterre rifiuta l’ingresso di carne americana, mentre l’Unione svizzera dei contadini insiste sulla necessità di mantenere l’obbligo di dichiarare carne prodotta con ormoni e di vietare, o almeno segnalare, il trattamento al cloro. Il vicedirettore Michel Darbellay teme inoltre pressioni sul mercato qualora l’offerta aumentasse e chiede che le preferenze doganali siano conteggiate nei contingenti dell’Organizzazione mondiale del commercio. Dal canto loro, Seco e settore della distribuzione ridimensionano i timori: la Svizzera copre internamente l’80% del fabbisogno di carne e l’import dagli USA resta poco interessante per prezzo e qualità percepita. Proviande sottolinea che l’accordo non modifica sostanzialmente le quantità attualmente importate. Le principali catene – Coop, Migros e Aldi – confermano che la carne svizzera resterà prioritaria e che le importazioni si limiteranno ai tagli o alle quantità non disponibili sul mercato nazionale.