Vallese
Blatten, si cerca 64enne della regione: operazioni in corso
Foto X @Top_Disaster
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Lo comunica la Polizia Cantonale vallesana. Nel corso del primo giorno di operazioni sono stati impiegati degli specialisti e un drone munito di telecamera termica.

Un uomo è disperso in seguito al crollo del ghiacciaio del Birch, che ha travolto Blatten (VS). Il 64enne si trovava nella zona del disastro quando il materiale è crollato verso valle. Le autorità sono state informate della sparizione dell'uomo ieri intorno le 16:35, comunica la Polizia Cantonale. 

Le ricerche

Le ricerche sono state avviate durante la giornata di mercoledì. Tre specialisti dell'Organizzazione Vallesana di Soccorso sono stati elitrasportati nella zona del disastro da un mezzo di Air Zermatt. Un drone munito di videocamera termica è stato inoltre utilizzato per valutare la situazione ed organizzare le ricerche. "Voli di ricognizione sono previsti per determinare i rischi residui per quel che riguarda montagna e ghiacciaio", ha precisato a Keystone-ATS Antoine Jacquod, vice capo della sicurezza civile e militare del Vallese. Dei cani sono inoltre partiti oggi alla ricerca, ha indicato lo Stato maggiore regionale di condotta.

Ulteriori interventi attualmente impossibili

Gli interventi nell'area della frana che ha sepolto gran parte del villaggio di Blatten, nella Lötschental (VS), non sono attualmente possibili: la situazione è ancora troppo pericolosa, ha riferito in tarda mattinata il Cantone in un comunicato. Il Kleiner Nesthorn è ancora fortemente instabile, con diverse centinaia di migliaia di metri cubi di roccia interessati. C'è il rischio di colate detritiche su entrambi i lati della valle. Pure i detriti di roccia, ghiaccio e acqua sul fondovalle non sono molto stabili; anche all'interno di questo deposito sono possibili colate detritiche. Ostruita dalla massa di detriti alta diversi metri, la Lonza ha formato un lago e potrebbe innescarsi una colata torrenziale. Ciò rende al momento impossibile qualsiasi intervento nell'area del disastro. L'Organo cantonale di condotta (OCC/KFO) monitora costantemente la situazione. Per gestire la crisi, ha mobilitato risorse d'intervento aggiuntive. Da parte sua, l'esercito ha effettuato una prima valutazione della situazione sul posto per chiarire le esigenze specifiche. Già ieri l'OCC ha richiesto aiuti specifici sotto forma di pompe, veicoli di sgombero, rimozione di detriti e pali per l'illuminazione, oltre al trasporto aereo di tale materiale. La protezione civile ha offerto il suo sostegno e sono stati coinvolti anche studi ingegneristici. La popolazione è invitata a seguire scrupolosamente le istruzioni delle autorità e a non entrare nell'area colpita. La strada cantonale da Goppenstein in direzione di Blatten rimarrà chiusa al traffico fino a nuovo avviso, ad eccezione dei residenti locali e dei veicoli di emergenza. Il Cantone utilizzerà tutti i mezzi disponibili per fornire il miglior sostegno possibile alla popolazione colpita da questo drammatico evento, conclude la nota. Le autorità forniranno aggiornamenti sulla situazione in una conferenza stampa che si terrà alle 18.00 nella palestra di Ferden.

Evacuati alcuni edifici a Wiler e Kippel

L'acqua e i detriti accumulati dopo i crolli a Blatten non hanno per ora provocato erosioni nei comuni a valle. Per precauzione, alcuni edifici dei comuni di Wiler e Kippel, sono stati evacuati ieri. 16 persone hanno dovuto lasciare le loro case. La preoccupazione principale delle autorità è legata al fiume Lonza e al ruscello Gisentella. Il lago artificiale che si è formato dopo il crollo del ghiacciaio tende a ingrandirsi ora per ora. "Proveremo oggi a renderci conto delle sue dimensioni", ha detto Jacquod. "C'è il forte rischio di un blocco, che potrebbe allagare la valle sottostante". Per ridurre al minimo l'impatto di un eventuale straripamento, le autorità hanno deciso di aumentare la zona di protezione della diga di Ferden, già di 900'000 metri cubi. Quanto la zona sarà in sicurezza, l'obiettivo sarà quello di installare le pompe del Cantone e dell'esercito nel lago. "Sapere quando potremo concretamente intervenire è attualmente impossibile", ha affermato Jacquod.

Scosse in tutta la Svizzera, il più grande movimento di sempre

Le scosse provocate dal crollo del ghiacciaio del Birch, nella Lötschental (VS), ieri pomeriggio, sono state percepite in tutta la Svizzera. Secondo il servizio sismico del Politecnico federale di Zurigo, si tratta del più grande movimento di massa mai registrato.
La rete sismica aveva già registrato i piccoli crolli del Kleines Nesthorn, ha reso noto oggi il Servizio Sismico Svizzero (SED). Al momento del grande crollo di ieri pomeriggio, il terremoto è stato di magnitudo 3,1. In tutto il Paese il movimento è stato chiaramente registrato dalle stazioni sismiche.
Il crollo del ghiacciaio di Blatten è comparabile a quello del Pizzo Cengalo, sopra Bondo (GR), del 2017. 

Gli interventi nell'area della frana che ha sepolto gran parte del villaggio di Blatten, nella Lötschental (VS), non sono attualmente possibili: la situazione è ancora troppo pericolosa, ha riferito in tarda mattinata il Cantone in un comunicato. Il Kleiner Nesthorn è ancora fortemente instabile, con diverse centinaia di migliaia di metri cubi di roccia interessati. C'è il rischio di colate detritiche su entrambi i lati della valle. Pure i detriti di roccia, ghiaccio e acqua sul fondovalle non sono molto stabili; anche all'interno di questo deposito sono possibili colate detritiche. Ostruita dalla massa di detriti alta diversi metri, la Lonza ha formato un lago e potrebbe innescarsi una colata torrenziale. Ciò rende al momento impossibile qualsiasi intervento nell'area del disastro. L'Organo cantonale di condotta (OCC/KFO) monitora costantemente la situazione. Per gestire la crisi, ha mobilitato risorse d'intervento aggiuntive. Da parte sua, l'esercito ha effettuato una prima valutazione della situazione sul posto per chiarire le esigenze specifiche. Già ieri l'OCC ha richiesto aiuti specifici sotto forma di pompe, veicoli di sgombero, rimozione di detriti e pali per l'illuminazione, oltre al trasporto aereo di tale materiale. La protezione civile ha offerto il suo sostegno e sono stati coinvolti anche studi ingegneristici. La popolazione è invitata a seguire scrupolosamente le istruzioni delle autorità e a non entrare nell'area colpita. La strada cantonale da Goppenstein in direzione di Blatten rimarrà chiusa al traffico fino a nuovo avviso, ad eccezione dei residenti locali e dei veicoli di emergenza. Il Cantone utilizzerà tutti i mezzi disponibili per fornire il miglior sostegno possibile alla popolazione colpita da questo drammatico evento, conclude la nota. Le autorità forniranno aggiornamenti sulla situazione in una conferenza stampa che si terrà alle 18.00 nella palestra di Ferden.

Caritas e Croce Rossa organizzano i primi aiuti finanziari

Caritas Svizzera e la Croce Rossa Svizzera mettono a disposizione 400'000 franchi per contribuire a coprire i danni causati dalla frana. L'esatta entità dei danni non è tuttavia ancora nota. È probabile che  numerosi edifici, strade, ponti e altre parti dell'infrastruttura pubblica siano stati distrutti. Numerose e numerosi abitanti di Blatten hanno perso tutto ciò che avevano nel disastro. In una prima fase, e in consultazione con le autorità competenti, le persone colpite riceveranno, a seconda dei loro bisogni, un contributo finanziario immediato per l'acquisto di beni di prima necessità. Successivamente arriveranno sostegno e aiuti transitori per far fronte ai costi residui non coperti né dalle assicurazioni né da altri contributi. 

La Conferenza dei vescovi svizzeri: "siamo scossi, solidarietà"

I membri della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) sono "profondamente scossi dalla catastrofe naturale abbattutasi ieri" su Blatten ed "esprimono la loro solidarietà alla popolazione colpita, stringendosi in preghiera". La CVS si associa alle parole del vescovo del luogo mons. Jean-Marie Lovey: “Quello che vi sta accadendo è terribile. Insieme a tutti gli abitanti del Vallese e a molti altri ancora, ho gli occhi puntati sul vostro villaggio e il cuore spezzato. Piango su Blatten. I miei occhi e il mio cuore guardano oltre il ghiacciaio, più in alto delle montagne, più in alto dei Cieli. Con la preghiera per voi e con voi, voglio raggiungere il cuore di Dio. I membri delle autorità comunali, cantonali e federali vi hanno espresso la loro solidarietà. Vi esprimo la solidarietà dei credenti e dei fedeli della vostra diocesi". Il comunicato invita ”tutti i fedeli, in questo giorno della solennità dell’Ascensione, ad unirsi in preghiera per gli abitanti di Blatten".