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Adesione all’Ue, il 6.5% dei giovani svizzeri è favorevole
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Keystone-ats
2 anni fa
Dato che sale al 15% nella media generale. La fascia d’età 18-34 anni risulta ora la meno propensa all’entrata nell’Unione europea, mentre nel 2007 era di tutt’altra opinione. I più favorevoli sono gli over65 e il fronte rosso-verde.

Adesione all’Unione europea: il 6.5% dei giovani adulti in Svizzera è favorevole. La fascia di età 18-34 anni è ora la meno propensa verso l’entrata nell’Ue, mentre nel 2007 era “schierata” dall’altra parte. In media, la percentuale di favorevoli è del 15%.

Gli over65 i più favorevoli

I dati, rivelati dalla radio svizzero-tedesca SRF, emergono da un'indagine post-elettorale del 2019 condotta da Smartvote su un campione di 5'891 persone in provenienza da tutte le regioni del Paese. Complessivamente appena il 15% degli intervistati aveva dichiarato di essere favorevole a un'adesione della Confederazione all'UE. Con il 20,5%, il tasso di approvazione più alto si registrava tra gli over 65.

Tendenza cambiata negli anni

Per molto tempo era stato il contrario: nel 1995, stando a un'altra analisi di Smartvote, circa il 60% dei giovani adulti era favorevole a un ingresso nell'Unione europea. Allora, però, l'approvazione degli ultra 65enni si situava al 43%. Una svolta si è avuta nel 2007: per la prima volta, i giovani adulti erano la fascia d'età con le maggiori riserve sull'adesione all'UE. Soltanto il 31% era favorevole.

Giovani e Ue, “lo scetticismo è dovuto agli accordi bilaterali”

Secondo il politologo Fabio Wasserfallen, il crescente scetticismo dei giovani nei confronti di Bruxelles è da ricondurre agli accordi bilaterali. Per questa categoria di persone, la libertà di viaggiare, lavorare e studiare all'interno dell'area Schengen sono un'ovvietà, ha dichiarato il professore dell'Università di Berna alla SRF. "Tale fascia d'età non ha mai sperimentato limiti rigidi".

Sì per gli uomini, No per le donne

Sempre stando al sondaggio post-elettorale del 2019, per la prima volta gli uomini intervistati erano più favorevoli (15,6%) rispetto alle donne (13,4%) a un ingresso nell'UE.

Fronte rosso-verde il più propenso

A livello di partiti politici, le elettrici e gli elettori delle formazioni di sinistra continuano ad essere i maggiori sostenitori dell'idea di entrare direttamente nell'UE. Tra i simpatizzanti del PS, nel 2019, il 43% era favorevole a un'adesione. Seguivano quelli dei Verdi con il 33%. Nel 2015, gli ecologisti sostenevano un ingresso nell'Unione europea con il 37% e i socialisti con il 38%.

L'indagine di Smartvote non dice se e come, dopo l'interruzione dei negoziati sull'accordo quadro istituzionale, l'opinione degli elettori nei confronti dei rapporti con Bruxelles sia cambiata.

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