
La Svizzera scopre l'America a Pristina. Sotto un incessante diluvio, l'ultima curva delle qualificazioni non ha conosciuto alcun scivolone clamoroso. Come previsto, d'altronde. Il match contro il Kosovo si è chiuso sull'1-1, sinonimo di accesso al Mondiale 2026. Il sesto Mondiale consecutivo per i rossocrociati. Beh, tanta roba.
Prima frazione a reti inviolate
Allo stadio Fadil Vokrri è successo tutto o quasi nella ripresa. I primi 45', giocati a ritmi bassi, non avevano infatti riservato particolari emozioni, tolto uno scavetto di Aebischer bloccato da Muric e un intervento da rigore - piuttosto chiaro - ai danni di Widmer non ravvisato dall'arbitro Massa e dal VAR.
Muslija risponde a Vargas
Dopo la pausa, suggerivamo, il match si è subito acceso. A sbloccare il risultato, ben servito da Sow, è stato Vargas, bravo a infilare tra le gambe del portiere kosovaro. La selezione di Murat Yakin ha avuto il demerito di non chiudere la contesa al 55' con Manzambi, prima bravo e poi egoista nel concludere invece che servire Embolo. Grazie all'inserimento di Zabergja e soprattutto Zhegrova, il Kosovo è infine rinsavito. E, anche con merito, ha ottenuto il pareggio con Muslija, il cui destro a giro non ha lasciato scampo a Kobel. I padroni di casa ci hanno provato sino all'ultimo a regalarsi ancora un risultato eccezionale, in attesa dei playoff di marzo. Ma è finita 1-1, con festeggiamenti su un fronte e sull'altro. Sì, lo sapevamo e però ora possiamo urlarlo: Mondiale americano, arriviamo.
