Calcio
Protesto respinto, il FC Lugano rinuncia a ulteriori azioni
©Gabriele Putzu
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Redazione
19 giorni fa
Il club bianconero non intende proseguire oltre nell’iter legale, ma puntualizza: "È stato implicitamente riconosciuto che nella partita con il Losanna il VAR è stato utilizzato in maniera impropria”.

Il Football Club Lugano accetta la decisione della Commissione disciplinare della Swiss Football League (SFL) di respingere il Protesto presentato in relazione alla partita contro il Losanna dello scorso 17 settembre, ma esprime “con fermezza” il proprio disaccordo in merito a tale decisione e alle relative motivazioni. La società bianconera rileva infatti che la SFL, pur avendo dichiarato ammissibile il Protesto e rigettato le argomentazioni presentate dal Losanna, "ha scelto di non pronunciarsi nel merito della controversia, astenendosi dal prendere posizione sulle motivazioni avanzate dal Lugano". 

"Il VAR è stato utilizzato in maniera impropria"

La SFL, si legge in una nota stampa del club ticinese, “non si è espressa sull’asserito utilizzo improprio del VAR per riesaminare una seconda decisione di ammonizione – intervento per il quale il dispositivo non disponeva dell’autorità necessaria – limitandosi a fondare la propria decisione su una norma secondo cui ‘in linea di principio, una partita non può essere invalidata a causa di una decisione errata relativa all’uso del VAR’”. Tale disposizione, scrive la società bianconera, "è stata richiamata per sostenere che, anche qualora l’interpretazione del FC Lugano fosse stata corretta, la gara non avrebbe comunque potuto essere ripetuta”. Il Lugano “prende quindi atto con soddisfazione che la SFL ha, di fatto, riconosciuto implicitamente che durante la partita in questione il dispositivo è stato utilizzato in maniera impropria”.

Vicenda chiusa

Il Lugano non intende quindi proseguire oltre nell’iter legale e rinuncia a ogni ulteriore azione. “Fedele ai principi fondamentali di correttezza sportiva, il club ribadisce il proprio disaccordo in merito alle motivazioni alla base della decisione della Commissione preposta". Tuttavia "desidera confermare con altrettanta fermezza la propria fiducia nella giustizia sportiva e nel lavoro degli organi competenti, certo che in futuro ogni decisione sarà adottata con il massimo rigore, nella piena trasparenza, con un’analisi attenta del singolo caso, in modo coerente e ispirato ai principi di giustizia".

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