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I biancoblu salutano la Valascia
Immagine CdT/Chiara Zocchetti
Immagine CdT/Chiara Zocchetti
Andrea Scolari
2 anni fa
Tifosi e società si sono riuniti domenica sotto le volte della “mitica” per cantare un’ultima volta “la Montanara”. Nel corso dell’estate inizieranno i lavori di demolizione

Toccante ed emozionante. Sono queste le prime parole che vengono in mente a chi, domenica pomeriggio, si è recato alla cerimonia di addio della Valascia; pista che presto verrà abbattuta. Una pista che nel 2008 fu così descritta dal New York Times in un articolo sull’Ambrì Piotta: “Il loro stadio, 2'000 posti a sedere e 5'000 in piedi, non ha nemmeno un tetto intero, ma l'atmosfera che vi si respira è incredibile“.

La lettera d’addio di Lombardi
“Cara Valascia. Cara vecchia polverosa, rumorosa, scomoda, fredda Valascia. Cara luminosa, calorosa, affascinante ed entusiasmante Valascia. Ti hanno giustamente chiamato “la mitica”, tu sei stata e rimarrai sempre il vero mito per noi tutti”. Ha voluto iniziare così il presidente dell’Ambrì Piotta Filippo Lombardi il suo discorso d’addio alla pista che ha ospitato e accolto i biancoblu dal 1953. Un luogo nato con le tribune in legno e una pista in ghiaccio naturale che con il tempo è diventata simbolo del club e non solo. Una pista arrivata a congedarsi dai suoi tifosi e dai suoi giocatori dopo quasi 70 anni di onorato servizio in cui sono state scritte tante pagine della storia del club.

Cosa significa l’HCAP per Nicola Celio
Dopo il presidente è stato Nicola Celio, uno dei pochi giocatori al mondo che ha vestito per 20 stagioni la maglia di una solo squadra. “A-m-b-r-ì, amore per la maglia biancoblu e ricordi indelebili.” È questo che significa per Celio la squadra leventinese”.

Il saluto di Luca Cereda
“È proprio un bel posto per ritrovarsi, è veramente bello vedervi qui a rivivere tutti questi ricordi perché la Valascia resterà per sempre nei nostri cuori, anzi, la racconteremo sempre ai nostri figli e ai nostri nipoti”. Questo è stato il saluto di Luca Cereda, allenatore della prima squadra, alla pista che lo ha visto dapprima vestire i colori biancoblu come giocatore e poi come allenatore. “La storia continua, la storia la fanno le persone. I luoghi passano ma la passione rimane ha concluso Cereda.

I ricordi dei tifosi
“Potrei stare qui una giornata intera a raccontarvi dei ricordi che ho in questa pista” afferma Eros Wagner, storica figura all’interno della Valascia. “Ricordo quando la pista era scoperta e venivamo da Mendrisio per seguire l’Ambrì. Ma ho tanti altri ricordi” dice un altro tifoso. “Qui ho conosciuto mio marito e ora abbiamo festeggiato 53 anni di matrimonio” dice una tifosa. “Stavo parlando del freddo che abbiamo patito quando la pista era aperta, al bofava denta” ricorda un altro.

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