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HCL Ladies, le ragioni dietro la richiesta di fallimento
Immagine HCL Ladies
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Lara Sargenti
2 anni fa
L’avvocato dell’ex tecnico Massimo Fedrizzi spiega i motivi che hanno spinto il suo assistito a mettere in mora il club bianconero. “Il licenziamento privo di valide motivazioni, ma l’intenzione non è nuocere l’associazione”

Si delineano i contorni sull’avviso provvisorio di apertura di fallimento delle Lugano Ladies, pubblicato ieri sul Foglio ufficiale. Il contenzioso riguarda in particolare il club bianconero femminile e Massimo Fedrizzi, tecnico della prima squadra sino alla scorsa stagione e poi licenziato, che lamenta il mancato pagamento degli stipendi dovuti.

Il legale di quest’ultimo, l’avv. Davor Vadlja, spiega nel dettaglio i motivi che hanno indotto il suo assistito a mettere in mora il club, precisando che l’intenzione non è quella di ledere la società sportiva. “Il mio assistito non ha accettato e non accetta tutt’ora il licenziamento con effetto immediato che gli è stato a suo tempo notificato, in quanto a suo dire privo di valide motivazioni”, spiega l’avvocato a Ticinonews. “In questo senso, l’ex-allenatore ha provato più e più volte a contattare la dirigenza dell’Associazione Hockey Club Ladies Lugano per ottenere delle ragioni oggettive. Non ricevendo alcuna risposta né riscontro da chi di dovere, ha dovuto tutelarsi per il tramite della via legale avviando una procedura”.

L’avvocato tiene comunque a chiarire che l’intenzione “non è mai stata quella di nuocere all’Associazione, né tantomeno vederla fallire”. Nonostante i tentativi di trovare la via del dialogo, si è giunti all’udienza indetta dal Pretore l’altro giorno. “È spiacevole essere arrivati a questo punto, ma la controparte in questo ultimo anno ha avuto tutti i modi - sia bonali sia in seguito legali - e i tempi di risolvere la questione”, aggiunge l’avvocato Vadlja. “La sensazione di chi assisto è invece che dall’altra parte non si sia mai voluto affrontare il discorso: ancora all’udienza di martedì c’erano il mio assistito, il Pretore, la sua assistente e il sottoscritto; nessun rappresentante delle Ladies era presente. Peccato, perché sarebbe stata un’ottima occasione per discutere e magari anche risolvere e quindi interrompere la procedura”. Una situazione che, a detta dell’avvocato, si poteva insomma evitare. “La legge ha poi portato alla decisione di fallimento, che certamente non fa bene a nessuno”, conclude.

Dal canto suo il presidente dell’associazione Ladies Lugano Sidney Piaget ha ribadito, sempre a Ticinonews, che il tecnico “ha ricevuto i soldi corrisposti fino alla fine del suo ultimo giorno di lavoro”. Riguardo alle difficoltà finanziarie, Piaget ha confermato che corrisponde al vero in merito alla stagione scorsa. “Questa stagione, anche grazie alla campagna sponsor, è tutto a posto”. A seguito della procedura sfociata in una decisione di fallimento, la società si sta attivando per via giudiziaria.

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