
C'è da dire che se l'università non crea un legame fin da subito, vi arriverà una certa nostalgia con il tempo: improvvisamente, tutte quelle notti insonni passate a ripassare una materia, gli ettolitri di caffè (carburante per eccellenza dello studentato) bevuti durante l'anno, la disorganizzazione nello stilare un orario decente a causa dei corsi sovrapposti - tutte queste esperienze diventano parte del proprio percorso di studi, e si arriva anche a scherzarci sopra. Sul momento però la situazione non sembra altrettanto rosea, e uno studente alle prime armi potrebbe trovare grandi problemi nel superare certi scogli. Per far fruttare la propria esperienza bisogna prima maturarla, ed è per questo che in vista dell'inizio del semestre autunnale alcuni presidenti delle principali Associazioni ticinesi universitarie hanno dato qualche consiglio su come affrontare al meglio l'entrata autunnale.
"Scegliete con cura dove andare"
Nikita Garganigo (presidente di Neuch'ino) si rivolge agli studenti liceali che hanno scelto la loro università a colpo sicuro. "Solitamente al liceo non si prende il tempo di valutare le offerte delle varie università e ci si affida molto agli amici. Quando avevo iniziato a Lucerna ero convinta che avrei trovato quello che cercavo" racconta Nikita, "ma mi sono accorta che non era quello che mi aspettavo. Allora mi sono spostata a Neuchâtel, dove mi sento molto più a mio agio con il programma". Anche Martina Blajic (Presidente dell'ASTAZ) consiglia prudenza: "Se avete contatti già immatricolati chiedete informazioni a loro, così che possano darvi un quadro completo della facoltà". Questo consiglio è valevole anche per la ricerca di appartamenti e coinquilini: "Le bacheche di Facebook delle associazioni sono un ottimo posto dove trovare annunci di chi cerca o lascia una stanza, consultarle vi eviterà un sacco di problemi" spiega Martina "ma non dimenticate di dare un colpo d'occhio anche agli altri siti".
"Valutate bene i corsi prima di seguirli"
Ogni università affronta tematiche legate a contesti culturali attuali e di impatto sociale in maniera differente; non ci saranno quindi gli stessi approcci ovunque. "Bisogna fare attenzione quando si sceglie un corso, perché può capitare che non sia quello che ci si aspetta" ha commentato Jan Ponti (presidente della STOICA), "molti allievi non capiscono che il punto cruciale è l'approccio, visto che alcuni professori sono molto di parte".

Il rischio è di trovare un professore che faccia perdere la passione per il tema scelto. Alcuni corsi potrebbero anche presentare pochi crediti, ma avere un carico di lavoro maggiore e complicare la gestione del proprio studio; è importante saper valutare preventivamente. Come fare questa scelta? "Se avete la possibilità di andare a vedere i corsi, fatelo." ha continuato Jan, specificando che molti studenti si iscrivono solo perché sono corsi ad orari convenevoli o perché ne sono attratti.
"Costruite una rete sociale fin da subito"
Se non sapete cosa aspettarvi da un corso, a chi chiedereste? Il personale universitario vi darà sicuramente consigli sulla tematica e sul metodo di valutazione, ma gli altri studenti vi diranno senza tanti fronzoli cosa ne pensano di docente e materia. Spesso conviene di più rivolgersi a loro anche per quanto riguarda la lettura del piano di studi o la frequentazione dei corsi, siccome il personale universitario è molto occupato. "All'inizio del mio percorso di studi ho fatto molta fatica ad ambientarmi con il programma, proprio perché ho fatto tutto da sola" ammette Nikita. Il sostegno dei propri pari può essere prezioso grazie all'esperienza maturata, proprio perché anche loro hanno probabilmente avuto i vostri stessi problemi.

Anche formare amicizie è una risorsa preziosa: Martina spiega che "le feste più piccole hanno un clima tranquillo e sono un'ottima occasione di conoscere nuove persone del vostro stesso anno". Avere persone su cui contare può anche essere interessante per condividere la propria esperienza, e dare un aiuto a propria volta.
"Trovate un buon compromesso con voi stessi"
Studiare può essere difficile, e bisogna sicuramente staccare ad un certo punto per evitare di scoppiare. "Prendete un momento per voi stessi, per ricaricare le batterie", consiglia Ulysse Beltrami (presidente della STIG). Jan e Martina consigliano anche di partecipare ad eventi sociali. "Non passate tutto il tempo libero a studiare, ma ritagliatevi anche dei momenti per divertirvi con gli amici" è il consiglio di Martina e Jan, il quale aggiunge: "L'esperienza universitaria non basta per prepararvi alla vita lavorativa. Coltivate un hobby al di fuori dei corsi, in modo da crescere come persona".

Lo studio rimane comunque una parte importante nel mondo universitario, e non bisogna sottovalutarlo. Può richiedere costanza e impegno, quindi è obbligatorio un buon ritmo di lavoro. Per questo è fondamentale "restare in pari con il resto del programma", commenta Nikita, "Si deve avanzare in modo coeso e questo significa scegliere corsi fattibili". Ulysse conclude: "Siate ambiziosi e approfittate delle occasioni offerte dall'università per consolidare il vostro percorso; prefissatevi un obiettivo per il vostro futuro, anche in funzione di un lavoro in altre regioni linguistiche della Svizzera". In sintesi, trovate un compromesso fra lo studio e il tempo libero, approfittate delle occasioni per uscire in compagnia, tenete conto dei vostri limiti e non speculate (troppo) sulle scadenze. Gli esami arrivano molto prima di quanto sembra.