
Resta ancora senza movente, secondo la polizia, la sparatoria di ieri nella chiesa di una scuola cattolica di Minneapolis, dove un 23enne ha ucciso due bambini e ferito un'altra ventina di persone prima di togliersi la vita. Dagli ultimi sviluppi delle indagini pare che il killer volesse attaccare dall'interno e che avesse fatto un sopralluogo alcune settimane prima. Il giovane non aveva precedenti penali, ha agito da solo e aveva acquistato le armi di recente in modo legale. Era un ex studente della scuola e in precedenza era stato anche membro della chiesa. Sua madre aveva lavorato nella stessa per cinque anni, andando in pensione nel 2021.
I video
Il killer ha pubblicato almeno due video su YouTube prima che il canale venisse chiuso. In uno, il presunto attentatore mostra un nascondiglio di armi e munizioni, alcune delle quali recano scritte frasi come "Uccidi Donald Trump" e "Dov'è il tuo Dio?". Dopodiché mostra una lettera ai parenti, canta la parola "domani" e dice "Mi dispiace per la mia famiglia (...) sono le uniche persone per le quali mi dispiace". Un secondo video mostra l'attentatore che indica due finestre esterne in quello che sembra essere un disegno della chiesa, per poi pugnalarle con un lungo coltello.
Centinaia di prove
Il capo della polizia Brian O'Hara ha riferito che gli investigatori hanno perquisito tre residenze collegate all'uomo e hanno raccolto centinaia di prove, inclusi ulteriori scritti. O'Hara ha anche spiegato che il giovane non è mai stato ricoverato per malattie mentali. I precedenti penali sono anche limitati a una multa per infrazione stradale. "L'intento dell'attentatore era quello di terrorizzare quante più persone possibile per il proprio tornaconto personale", ha detto il capo della polizia, sottolineando che il movente della sparatoria non è ancora chiaro, anche se alcune prove raccolte mostrano "un sacco di odio" contro diversi gruppi. Nulla riconduce tuttavia alla chiesa presa d'assalto.