
C'è stata una sparatoria nella scuola cattolica dell'Annunciazione a Minneapolis, che accoglie bambini dalla materna alle medie. Secondo quanto riferisce la polizia le vittime sono due bambini di otto e dieci anni, mentre altri 14 sono rimasti feriti assieme a tre adulti. Il sindaco della città, Jacob Frey, ha annunciato in conferenza stampa che "dei bambini sono morti oggi" nella prima settimana del nuovo anno scolastico. Gli alunni e gli insegnanti erano riuniti alle 08:30 ora locale (le 15.30 in Svizzera) per partecipare alla messa prima dell'inizio delle lezioni quando è avvenuta la sparatoria.
Come ha agito il killer
Il killer aveva tre armi: un fucile e due pistole e ha iniziato a sparare attraverso le finestre della chiesa dopo aver bloccato con delle assi di legno due porte della struttura per evitare che le decine di persone all'interno potessero sfuggire alla sua crudeltà. Ha colpito bambini al collo e alla schiena, hanno raccontato scioccati i testimoni. Due di loro sono morti, mentre erano seduti ai banchi e assistevano alla messa. Altri 14 sono stati feriti e almeno sette sono in gravi condizioni. Hanno un'età che va dai 6 ai 14 anni. Colpiti anche tre adulti che sono stati ricoverati in ospedale. "Un atto deliberato di violenza contro bambini innocenti", l'ha definito la polizia.
Morto lo sparatore
Dopo aver compiuto la strage il killer, che aveva con sé anche una specie di fuoco d'artificio artigianale per creare fumo probabilmente, si è suicidato. Dopo un'ora circa dall'inizio della sparatoria, la polizia ha reso noto che l'uomo che ha aperto il fuoco "è stato contenuto" e che non c'è più pericolo "per la comunità".
Identificato il killer
Secondo fonti delle forze dell'ordine, si tratta del ventitreenne Robin Westman, cresciuto a Richfield. Sua madre era una dipendente della Annunciation School, dove è avvenuta la sparatoria. Secondo i media americani il giovane si identificava come transgender. A 17 anni aveva chiesto l'autorizzazione di cambiare il nome da Robert a Robin, che negli Stati Uniti è sia maschile che femminile. La richiesta è stata accolta nel gennaio 2020. Il killer ha inoltre lasciato video online con scritte che fanno riferimento al suicidio, "pensieri e idee estremamente violenti", una lettera di scuse alla famiglia e uno schizzo manoscritto della disposizione interna di una chiesa. Secondo quanto riporta la Nbc, citando fonti delle forze dell'ordine, non è tuttavia chiaro se quella chiesa fosse quella della Annunciation Catholic School.
Per FBI un atto di terrorismo
L'FBI ha annunciato che considera la sparatoria di Minneapolis come terrorismo e "crimine d'odio contro i cattolici". Lo ha detto il direttore dell'Agenzia, Kash Patel.
La reazione della politica
Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha condannato l'attacco definendolo "un orribile atto di violenza". "Sono stato informato nel dettaglio sulla tragica sparatoria avvenuta a Minneapolis, nel Minnesota. L'Fbi ha reagito prontamente e si è recata sul posto. La Casa Bianca continuerà a monitorare questa terribile situazione", ha affermato da parte sua il presidente americano Donald Trump in un post su Truth Social, invitando la popolazione a unirsi "a me nella preghiera per tutte le persone coinvolte!".
Quest'anno già 190 sparatorie di massa
Anche il vice presidente americano JD Vance ha detto di essere vicino alle vittime in un post sui social media sotto al quale qualcuno gli ha fatto notare con disappunto che una volta disse che "le stragi a scuola sono un fatto della vita". Era settembre di un anno fa e il senatore dell'Ohio era candidato alla vice presidenza. Il problema è che negli Stati Uniti le sparatorie nelle scuole sono, effettivamente, comuni. Secondo i dati di Education Week, dall'inizio dell'anno ce ne sono state sette in altrettante scuole che hanno causato feriti o morti, mentre per il Gun Violence Archive, in generale quest'anno ci sono già state oltre 190 sparatorie di massa.