Votazioni nei cantoni
Lucerna rifiuta contributo per caserma Guardia svizzera
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La popolazione lucernese ha rifiutato ieri un contributo pubblico di 400'000 franchi per la costruzione della nuova caserma della Guardia Svizzera in Vaticano. La Fondazione per la caserma: "Fiduciosi su copertura costi".

Il "cattolico" Canton Lucerna non accorderà un contributo di 400'000 franchi per la costruzione della nuova caserma della Guardia Pontificia Svizzera in Vaticano. Con uno schiacciante 71,5% di "no", i votanti hanno accolto ieri il referendum lanciato dall'Associazione svizzera dei liberi pensatori e sostenuto dalla sinistra: Partito socialista, Verdi e Verdi-liberali. Nessuno degli 80 comuni del cantone ha approvato la "donazione al Vaticano".

Il credito cantonale, che corrispondeva a circa un franco per abitante, era stato approvato dal parlamento cantonale con 64 voti contro 47. I suoi sostenitori, perlopiù dei partiti "borghesi" di centrodestra, sottolineavano gli stretti legami del cantone con la Guardia pontificia: dal 1548 al 1878, tutti i comandanti del più piccolo e antico esercito al mondo erano lucernesi. Anche l'attuale comandante, Christoph Graf, è di Lucerna.

"Obiettivo di raccolta fondi non a rischio"

Proprio per gli "stretti legami con la Guardia" la Fondazione creata per la costruzione della nuova caserma "si rammarica", anche se "rispetta la decisione presa". "La decisione di Lucerna non mette a rischio il raggiungimento dell’obiettivo di raccolta fondi", scrive la Fondazione in una nota. "Finora sono stati raccolti 37,5 milioni di franchi svizzeri sotto forma di donazioni o impegni. La  Fondazione è fiduciosa di poter raccogliere nei prossimi mesi i 7,5 milioni franchi ancora necessari per coprire i costi di costruzione stimati in 45 milioni franchi". La nuova caserma è stata disegnata degli architetti ticinesi Durisch e Nolli.

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