Danimarca
Droni, il ministro della difesa: "Non ci sono prove che la Russia sia responsabile"
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Ats
3 ore fa
Troels Lund Poulsen ha specificato al momento non esiste una minaccia militare diretta contro la Danimarca. Secondo lui i droni "non provengono da molto lontano".

Il ministro della difesa danese Troels Lund Poulsen ha affermato, in una conferenza stampa convocata dopo i nuovi avvistamenti notturni di droni, che dietro l'incidente c'è un attore professionista. Si tratta, ha detto, di un attacco "sistematico" e lo descrive come "ibrido". Secondo Poulsen, i droni "non provengono da molto lontano", e l'episodio è diverso dagli incidenti precedenti. Le forze armate, ha aggiunto, hanno la capacità di abbattere i velivoli, ma al momento non esiste una minaccia militare diretta contro la Danimarca. Il ministro della difesa ha dichiarato che non ci sono prove che la Russia sia dietro l'incursione.

"Il governo sta facendo il possibile"

Da parte sua il ministro della giustizia Peter Hummelgaard ha spiegato che "possiamo constatare che sabotaggi, attacchi informatici e altre forme di attacchi ibridi sono una parte sempre più presente nella nostra realtà europea". Il ministro, parlando con i giornalisti stamattina in seguito all'avvistamento di droni nei pressi di cinque aeroporti danesi ieri notte, ha sottolineato che il governo sta facendo il possibile per contrastare questi episodi, in stretta collaborazione con partner internazionali. La Danimarca intende inoltre introdurre nuove leggi più specifiche per regolamentare l'uso dei droni: "I tempi in cui chiunque può usare un drone liberamente in Danimarca senza registrarsi sono finiti", ha sottolineato.

Perché non sono stati abbattuti

La difesa danese ha deciso di non abbattere i droni ieri notte anche per via della mancanza di strumentazione specifica in grado di colpire obbiettivi così piccoli. Da qui l'esigenza d'investire in nuove tecnologie per l'identificazione e la possibile neutralizzazione di droni. "La tecnologia si sviluppa in continuazione", ha rimarcato Poulsen. "Le lezioni che abbiamo imparato dall'Ucraina è che quel che possiamo trovare oggi potrebbe essere diverso da quello che riscontriamo tra tre settimane - ha spiegato -. Dobbiamo quindi adattarci continuamente agli sviluppi in collaborazione con i nostri amici in Ucraina che hanno molta esperienza sul fronte della difesa dai droni." Le autorità danesi ora lavoreranno all'interno della cornice della NATO e dell'UE per rinforzare la capacità europea di difendersi da questi velivoli.