
Hadi Matar, il giovane americano di origini libanesi che tre anni fa ha accoltellato lo scrittore Salman Rushdie sul palcoscenico di un festival letterario dello stato di New York, è stato condannato a 25 anni di prigione, il massimo della pena. La procura aveva chiesto per Matar i 25 anni previsti dai codici per tentato omicidio di secondo grado e aggressione, più altri sette anni per aver ferito un altro uomo sul palco del festival letterario della Chautauqua Institution. Poiché entrambi i delitti sono avvenuti nello stesso episodio, le pene dovrebbero essere scontate contemporaneamente. Rushdie, che aveva avuto paura di morire, era stato gravemente ferito a colpi di coltello al torace e alla testa. Aveva passato 17 giorni in un ospedale della Pennsylvania e altre tre settimane in riabilitazione. Alla fine aveva perso la vista da un occhio e l'uso parziale di un braccio.
La condanna di oggi non ha concluso i problemi giudiziari per Matar che deve essere processato per accuse legate al terrorismo: i procuratori sostengono che il 27enne stava cercando di porre in atto la fatwa lanciata decenni fa dalle autorità iraniane contro Rushdie per il suo romanzo Versetti Satanici.