
Oggi a Como, davanti alla sede della Regione, circa 150 frontalieri che lavorano in Svizzera sono scesi in piazza per protestare contro la "tassa sulla salute", approvata lo scorso dicembre dal governo italiano e definita dai sindacati "incostituzionale". La manifestazione, la prima nel suo genere, è stata organizzata dai sindacati italiani Cgil, Cisl e Uil, e da quelli svizzeri Ocst, Unia, Sgb Uss e Syna.
La tassa
La nuova disposizione, lo ricordiamo, prevede che i lavoratori frontalieri paghino al sistema sanitario italiano tra il 3 e il 6% del loro stipendio netto, al fine di finanziare i bonus per il personale sanitario italiano e limitare l’esodo dalle regioni frontaliere di Lombardia e Piemonte verso la Svizzera.
Ambasciata svizzera pronta a intervenire
Il Consiglio federale, dal canto suo, sta esaminando nel frattempo questa nuova tassa, che dovrebbe essere riscossa a partire dal 2025. Se ciò dovesse essere contrario agli accordi internazionali bilaterali in vigore tra Svizzera e Italia, l'ambasciata svizzera a Roma è pronta a intervenire presso i ministeri competenti.