
Ieri si è tenuta la prima audizione - post arrocchino - del nuovo responsabile politico della Magistratura, Claudio Zali, davanti alla Commissione Giustizia e diritti. Per un commento sui temi caldi messi sul tavolo abbiamo interpellato direttamente il consigliere di Stato. “Abbiamo fatto un primo punto della situazione per vedere cosa c’è sul tavolo. E le cose sono parecchie. Non si può risolvere tutto nell'immediato, ma è emersa la volontà di confrontarsi e di collaborare nell'interesse comune. Un approccio quindi positivo da entrambe le parti”
Dossier ARP
Uno dei dossier ad essere fermo da tempo è quello delle ARP. Qual è la sua posizione in merito? “Faremo ancora degli approfondimenti, e ci sarà probabilmente ancora un'audizione nella commissione dedicata a questo solo tema. L’intenzione è tuttavia quella di portare nel breve termine anche la legge sulla procedura delle ARP, per poi mettere in vigore il progetto, in pausa da un paio d’anni”. Zali ha poi spiegato che vi è infatti un nodo finanziario da superare, “ma cercheremo con un po' di buona volontà di farlo, perché è un progetto molto importante”.
Questione magistrati
All'inaugurazione dell'anno giudiziario in corso Zali ha parlato di “spoliticizzare” la nomina dei magistrati. Si è ancora della stessa idea? “Certamente, ma mi sono quindi concesso qualche mese in più per poter parlare con più persone e avere un’altra opinione oltre alla mia. La speranza è che sia condivisa il più possibile affinché ci sia la possibilità di metterla in pratica”. Eppure, i magistrati a breve dovranno poi essere eletti dal Parlamento. “Prima deve finire la legislatura, ed entro quel termine mi piacerebbe almeno proporre delle soluzioni”.